sabato 29 giugno 2013

Ancora la mia vicina pazza !


…e’nzomma il PC ancora mi dava dei problemi, andava e non andava nel senso che se cercavo di adoperarlo non andava, io allora lo mandavo affanculo e lì ci andava. Niente film, niente porno, niente youtube e io senza le previsioni del tempo non mi alzo dal letto ! Non la voglio tutta questa incertezza, siamo nel 3° millennio, cazzo, se esco di casa ho il diritto di sapere se mi bagnerò, se mi assolerò, se mi annuvolerò, se mi piovascherò, se mi cumulonemberò, etc. Quindi ero lì che stavo giocando a carte col gatto che però non è divertente perché gioca da cani quando imprevedibilmente mi suona il campanello. “Imprevedibilmente” perché io il campanello non ce l’ho. Imprevedibilmente era mio nonno. “Imprevedibilmente” perché mio nonno è morto da 2 anni. Quindi, ragionando come Scherlock Holmes (una volta escluso l’impossibile si va avanti a casaccio e si spera in una botta di culo) mi dissi che o ero morto anch’io, o non lo avevo ammazzato bene 2 anni prima oppure stavo sognando. Mi diedi 6 ceffoni nei punti giusti (infatti quando te ne dai 6, come dice la parola stessa sono ben assestati, se invece preferisci mantenere un certo equilibrio devi dartene 7 per assettarti, se invece vuoi sapere in quanti siete te ne devi dare 9 per annoverarti) e capìi che non stavo dormendo, quindi stavo per riammazzare il nonno (chissà se ne sarebbe venuta fuori UN’ALTRA eredità ?) quando in realtà mi accorsi che era la mia solita vicina pazza. L’avevo scambiata per mio nonno morto perché si era un po’ truccata e quindi era un po’ più bella del solito. Questo che segue è il dialogo che ne è scaturito:
Lei – Ciao, che fai ?
Io – Ciao, che vuoi ?
Lei – 2 sottilette
Io – Le ho finite
Lei – E io che mangio stasera ?
Io – Non lo so, suppongo che NON mangerai 2 sottilette
Lei – 2 uova ?
Io – 2 UOVA !? Ma lo sai quanto costano le uova !?
Lei – Le uova costano pochissimo !
E aveva ragione. Stavo bluffando. Infatti non ho mai capito come possano costare così poco le uova. Quando vai al supermercato a comprarle è come essere Craxi… te le tirano dietro ! Ahahahahahahahahahah. Scusate… so che non è bello prendere per il culo i morti, del resto se lo fai con i vivi s’incazzano, se lo fai coi moribondi non apprezzano perché sono rincoglioniti, se mi prendo per il culo da solo oltre ad essere faticosissimo dato tutto un sistema di carrucole poi si finisce sull’autoironia e tutte quelle cose complesse alla Woody Allen che poi finisci per sposarti tua figlia*.
Io – (dissimulando) …aaah, credevo ti riferissi alle uova Fabergé
Lei – Perché dissimuli ?
Io – Ma che fai mi leggi nella testa ?
Lei – No, leggo quello che stai scrivendo, l’hai scritto 3 righe fa… e comunque; cosa sono le uova Fabergé ?
Io – Sono uova per fare frittate da 300mila
Lei – Insomma mi dai qualcosa da mettere sotto ai denti ?
Io – Il mio cazzo ?
Lei – RESTO pazza ma non VADO pazza per il tuo pezzo di cazzo
Io – Ti do un uovo se me lo succhi
Lei – Il cazzo o l’uovo ?
Io – Il cazzo !
Lei – Non mi dispiace succhiare cazzi ma ora preferirei succhiare un uovo
Io – Allora ferma un uomo nuovo col cazzo a forma di uovo
Lei – Eh !!??
Io – Uff… senti, devo andare che ho lasciato un libro aperto altrimenti mi si secca
Lei – I libri si seccano !?
Io – Eh, se li lasci soli per troppo tempo un po’ si scocciano
Lei – Si seccano o si scocciano ?
Io – Si leggono ! I libri si leggono !
Lei – E i racconti ?
Io – I racconti si raccontano
Lei – E i rapporti ?
Io – I rapporti si interrompono così come il nostro rapporto è finito 2 anni fa !
Lei – Ma se ci conosciamo da 2 mesi !?
Io – RAGIONE DI PIU’ PERCHE’ TU TI  LEVI DAI COGLIONI !!!
E le ho sbattuto la porta in faccia. Con cattiveria. Nel senso che ho proprio smontato la porta dai cardini e gliel’ho sbattuta addosso. Poi l’ho rimontata, l’ho chiusa, poi l’ho riaperta e ho chiesto alla mia vicina pazza:
- Scusa ma come hai fatto a suonarmi il campanello se non ce l’ho !?
- Beh, sono pazza, lo sai che faccio cose assurde
In effetti il ragionamento non faceva una piega.
Evidentemente era pazza ma i suoi ragionamenti erano stirati bene.

(* l’ha fatto veramente !)

(se non funziona la clip cliccaci sopra per vedere la scema)




giovedì 27 giugno 2013

Su & Giù

Un uomo sbadato esce di casa e va giù a portare a passeggio il cane, fuori si accorge che però ha lasciato il cane a casa e allora torna su, prende il cane e va giù, fuori si accorge che però ha lasciato il guinzaglio a casa e allora torna su prende il guinzaglio e va giù, fuori si accorge che però ha lasciato il collare che regolarmente lega il cane al guinzaglio a casa e allora torna su prende il collare e va giù, fuori si accorge che però ha lasciato la voglia di portare a passeggio il cane a casa e allora torna su e non riesce più.

Una donna sbadata esce di casa e va giù a comprare il pane e il latte, fuori si accorge che però ha lasciato la lista delle cose da comprare a casa e allora torna su, prende la lista con su scritto pane e latte e va giù, fuori si accorge che però ha lasciato i soldi a casa e allora torna su, va dal vicino a chiedergli i soldi e il vicino, che è l’uomo sbadato di prima, la scambia per sua moglie e glieli dà, lei prende i soldi e va giù, fuori si accorge che però ha lasciato i vestiti a casa e allora, nuda, torna su, si veste pensando che se magari ci andava così com’era magari il pane e il latte glieli davano gratis e i soldi non sarebbero serviti più, ma lascia perdere e va giù, fuori si accorge che però ha lasciato la donna a casa e allora torna su ma non si trova più.

Un ragazzino di 12 anni sbadato esce di casa e va giù a giocare al pallone, fuori si accorge che però che ha lasciato il pallone a casa e allora torna su, prende il pallone e va giù, fuori si accorge che però ha lasciato il cane che il papà gli ha chiesto di passeggiare e la lista della spesa con su scritto pane e latte che la vicina gli ha detto di comprare e allora torna su prende tutto e torna giù, fuori si accorge che però che ha lasciato le scarpe da pallone a casa e allora torna su a prenderle ma si accorge che non servono le scarpe da pallone per giocare al pallone, sarebbe come se per andare a giocare a pallavolo servissero le scarpe da volo ma le scarpe da volo non esistono, per quello servono le ali e siccome lui ha 12 anni e quindi le ali ce le ha già va giù, fuori si accorge che però ha lasciato a casa il resto della squadra per giocare al pallone perché lui è uno che gioca da solo e i suoi compagni sono tutti immaginari però siccome lui ha 12 anni e la fantasia ce l’ha appiccicata addosso da sempre resta giù e non torna più.
            






sabato 22 giugno 2013

Cerca di avere più fiducia in te stesso, idiota !

CERCA DI AVERE PIU’ FIDUCIA IN TE, IDIOTA !


(questa se non funziona ci devi cliccare sopra)



Ieri l'altro mi sono rotto un dito.
Sul serio.
Non ho mai capito perché d'estate tu ti debba trovare per forza la rena bagnata tra il costume e i peli dei coglioni per poter tacitare la voglia forte di Follonica.
Il PC non mi carica + i film da Megavideo, la mia fidanzata la odio, il mio cane ha paura dell'acqua, se non lavoro non mangio e così mi sono rotto un dito. Ho aspettato che fossero le 3 e mezza di notte e mi sono presentato al pronto soccorso sbarbato, profumato e bello come il sole a Marzo quando stai fuori da un bar a bere e non devi andare a lavorare, la casa è pulita, il frigo è pieno e il cane è lavato. M'aspettavo di trovare tutti un po’ scoglionati, insonnoliti e maleducati e invece sono stato accolto neanche fosse una pensione a tre stelle + asteroide (che è come la lode del 30 all'università) e io avessi la faccia di uno che lascia le mance. Mancava l'happy hour e avrei potuto passare il resto dell'estate lì. Sul serio; sono stati tutti molto gentili e c'era pure un sacco di gente, chi col naso spappolato, chi con un ulcera perforata, chi aspettava un trapianto di forfora ed ero solo nella sezione verde ! Un po’ mi seccava perché la verde è quella riservata ai casi meno urgenti, vedevo infatti quelli della sezione gialla che se la tiravano un po’, uno addirittura con un braccio in mano, pronto a farselo riattaccare ma non subito, di modo da vantarsi un po’ in giro, che mi guardava a me e al mio dito rotto come Elton John avrebbe guardato Pupo. Alla sezione rossa non ti ci facevano neanche avvicinare naturalmente, sempre con gentilezza, ci mancherebbe altro, ma con una decisione da dobermann negli occhi che avrebbe sfiancato l'ardire di un generale Custer. Per inciso si sappia che quelli della rossa hanno, tra le altre cose, le puttane, le slot machines e le vecchie piste con le automobiline per farci la gara.
Insomma ho incontrato gente, ho chiacchierato, ho conosciuto, ho vomitato, ho composto, cantato, gioito, mi sono anche infibulato (non sapevo cosa volesse dire quindi l'ho voluto provare) (ora so cos'è) (non fatelo !) e infine me ne son tornato a casa con una bella steccatura nuova di zecca che il giorno dopo la mia vicina pazza m'ha detto solo "ooo..." (quel che si dice rimanere senza parole) (in questo caso senza consonanti) (mi piacerebbe di professione fare quello che apre e chiude le parentesi), ho goduto come Kossiga quando è morto Moro e mi sono ripromesso di tornarci la prossima settimana con un piede rotto. purtroppo avendo da camminare ancora parecchio per raggiungere l'illuminazione ultima dovrò romperne uno alla mia fidanzata.
Se qualcuno ha qualcosa in contrario lo dica subito altrimenti in seguito si faccia i cazzi suoi.

ALCUNI GIORNI DOPO:

Alcuni giorni dopo son sempre lo stesso tizio di alcuni giorni prima, che t’aspettavi ? Il colpo di scena ?

ALTRI GIORNI DOPO:

Alla fine non se n’è fatto di nulla, si sa come va con le donne, si fanno mettere in cinta, non finiscono di partorire che già son lì a dirti che uomo orribile sei diventato (ah, si  sarà imbellita lei dopo il parto !) e nel giro di un anno ti trovi a pagarle gli alimenti, ci sono donne che lo fanno di mestiere, una mia ex ha 8 figli, è talmente grassa che se nella piscina dell’hotel entra lei esce l’acqua ! Ma tanto lei se ne frega perché con tutti quegli alimenti SE L’E’ COMPRATO L’HOTEL, con la piscina, tutte quante le camere e la reception dove IO ci lavoro dentro ! Per pagare gli alimenti a questa balena grassa ! Alimenti: alimenti significa cibo. Quella ha bisogno di + cibo quanto un cane ha bisogno di + peli d’estate !
Poi, non so se ci hai fatto caso ma le donne tornano sempre vergini alla fine di ogni relazione, una volta una con 3 figli mi ha confessato di essere vergine; mi dice che ha avuto il 1° figlio col primo marito concepito in provetta perché lui era impotente, il 2° figlio l’ha avuto da un marito che aveva l’eiaculazione precoce e così non c’è stata praticamente neanche una penetrazioncina completina… le chiedo se il 3° l’ha adottato e lei mi fa no, è stato lo spirito santo ma la tua è più credibile, adesso vuoi scoparmi ? Vai tranquillo che prendo la pillola !
(suppongo intendesse quella per la fertilità)
Io - …non posso scoparti e pagarti subito così chiudiamo la storia velocemente ?

Lei - Vuoi pagarmi per scoparmi !? Ma che razza di donna pensi che io sia !!??
Io - …una donna più onesta ?





martedì 18 giugno 2013

Panaia

O' panaia,
nemica della massaia
che va a fare la spesa
magari con una gamba lesa
e non sopporta
chi il pane te lo porta
lasciando una fatica corta
a chi è rimasto nella sua aia
ad aspettare la panaia.

O' panaia,
lavori gaia
nel tuo furgoncino
e a tardo mattino
mia mamma ti aspetta
mentre prepara una ricetta
gli spiccioli pronti per uscir di fretta
operosa come l'ape Maya
e pensa: ora arriva la panaia

O' panaia,
quando facevo la naja
ero innamorato di una ragazza
esile, dolce e un pò pazza
avevo 20 anni e troppo da scoprire,
lei non è così importante, mi continuavo a dire
e dalla mia vita la lasciai partire,
aveva un pò la tua aria
o' cara panaia

O' panaia,
il mio cane t'abbaia,
guardandoti mi ha assalito un ricordo sbilenco,
ho ritrovato la ragazza sull'elenco
e ho avuto voglia di ballarci un flamenco
l'ho chiamata e sorpresa, sorpresa
era uscita per il pane e per la spesa.
Ecco come una storia spaia
chi nel quartiere non ha la panaia !





giovedì 6 giugno 2013

La vecchina che urlava alle cacche di cane

Un pipistrello insegue un gatto bianco, di notte, nei giardini giù sotto del condominio; una scena da morir dal ridere. A 50 metri una vecchina si lamenta dei padroni dei cani che non raccolgono gli escrementi dei loro animali e così ogni volta che porta fuori il nipotino lo vede invariabilmente pestare una caccona, quindi si lamenta a voce alta di notte e sveglia mezzo condominio, compresi i padroni dei cani che a loro volta si lamentano a voce alta degli anziani che rompono a voce alta, gli anziani si svegliano causa tutte queste voci alte e organizzano una congiura; finiscono per andare a gruppi di ronde notturne a cacare negli zerbini dei condomini, tra i quali lo zerbino della vecchina che trovata la cacca inveisce contro i padroni dei cani a voce alta e così via in un magnifico girotondo di sterco e strilli.
Il coprofago del secondo piano è tutto contento.
Nelle cassette delle lettere del condominio è arrivato il nuovo bollettino dell'ipermercato con le promozioni della prossima settimana: "NIENTE SCONTI SU NIENTE QUESTA SETTIMANA !", annuncia, "già teniamo i prezzi bassissimi che più di così proprio non si può, ma che ci avete scambiato per marocchini !? MA COSA DIAVOLO PRETENDETE DALLA GENTE CHE LAVORA !!??". E in fondo al bollettino c'è la foto di una commessa che piange.
La notte successiva è il gatto bianco che rincorre il pipistrello, nel mentre la vecchina, che si è fatta più furba, semina trappole per quei dannati cani caconi, poi, siccome è anziana, si scorda di dove le ha seminate e tornando a casa se le becca tutte quante sui piedi, sembra il Wild Coyote, ride persino il pipistrello. Il gatto no. I gatti sono persone serie.
Nel locale vicino al condominio si è esibito un gruppo di mimo rock, non suonavano niente, mimavano di farlo; chi mima il basso, chi la batteria e il pubblico zitto ad ascoltare. Dopo un'oretta è venuto giù esasperato il vicino che abita di sopra, è entrato nel locale e ha urlato: "VOLETE FARE UN PO' DI RUMORE O NO, PORCA TROIA !!?? MICA DEVO ANDARE A LAVORARE DOMANI !!!". L'idea del gruppo mimo rock era brillante ma il pubblico non ha gradito e ha mimato un lancio di sedie e bottiglie. Il padrone del locale ha detto che non farà mai più una cosa del genere, tutti quelli che bevevano hanno mimato di bere e così non ha incassato nulla. La sera dopo ha organizzato una serata ludica con tornei di giochi in scatola, è stato un successone, tanta gente e tante consumazioni, peccato che hanno pagato tutti coi soldi del Monopoli. Il proprietario in un impeto di nostalgia ha mimato il suicidio.
E' di nuovo notte nell'agglomerato e la vecchina ha costruito un marchingegno che permette di scansare le cacche al buio, è come un metal detector ma suona se trova la merda. Ci ha messo un mese per metterlo a punto.
Appena lo accende esplode.
La vecchina bestemmia in scandinavo e torna a casa pestando 3 caccone giganti con grande voluttà, arrivata al portone si accorge di essersi chiusa fuori, cerca di svegliare il cognato che abita segretamente con lei e si attacca al citofono.
Il citofono esplode.
E' così arrabbiata che per protesta caca in giardino e cerca qualche cane che pesti il suo operato. Dal quarto piano una vecchia vecchina rivale riprende tutto con una web cam a infrarossi e vende le immagini a Novella 2000.com, stroncandole definitivamente la carriera di scassacazzi. Poi le apre il portone. Finalmente la prima vecchina può salire in casa e decide di darsi a un amplesso liberatorio con il cognato, entra, si denuda, si fionda sul letto, sveglia il cognato e lo molesta sessualmente.
Il cognato esplode.
Tutto l'isolato nel frattempo ha organizzato una marcia di protesta. Essendo tutti quanti politicamente destroidi e assolutamente intolleranti protestano contro chi fa le marce di protesta. Dopo 20 minuti si accorgono che tutto ciò non è che abbia un gran senso logico e così per darsi un contegno si menano furiosamente tra di loro. Interviene celermente la celere che seda il tumulto. Bilancio: 8 contusi, 4 arrestati e nessun esploso. Peccato.
Insieme alle tenebre scende anche la vecchina con i suoi bagagli, si sta trasferendo di nascosto; dopo una vita passata a parlar male di tutti, dopo il fattaccio della cacata (adesso on line) tutti parlano male di lei. E' una cosa che non riesce a tollerare e così va a ricostruirsi una vita altrove. Sceglie una zona di Casalpusterlengo in cui non sono ammessi i cani e si stabilisce in una panchina del parco; sistema il fornello elettrico, la coperta e mette ai piedi della panchina pure uno zerbino con su scritto otunevneb al contrario, che nel linguaggio zingaro significa letteralmente "il cane non ce l'ho ma se rompete le palle vi sbrano io !" e tende, finalmente, al sonno. Sogna la vecchina, e sogna un magnifico stormo di aironi che viene a salutarla col loro gaio volo, si sveglia di soprassalto e vede, sopra di lei un magnifico stormo di aironi che è venuta a salutarla col loro gaio volo e che immancabilmente, come infallibili cecchini aerei, la ricoprono di guano
* uccellesco. Viene arrestata causa atti osceni in luogo pubblico mentre tenta di cacare addosso a un piccione.
Il pipistrello & il gatto alla fine hanno fatto amicizia e tutte le notti vanno a farsi una birra insieme: prendono il malto, alle volte il luppolo, lo trattano, lo fermentano, insomma si fanno la birra. Non sprecando più tutto quel tempo a rincorrersi hanno un sacco di energie da spendere; il pipistrello è andato in palestra e esercizi su esercizi è diventato un'aquila. Di testa intendo. Erano esercizi di matematica. Il gatto è diventato uno spacciatore di erba gatta ma ha pestato i piedi a un clan. Il clan è un cane ferocissimo che come si è sentito pestare le zampe ha sbranato il gatto imbottito di erba gatta. Il clan si è sballato tantissimo e non si è mai più ripreso completamente. Se quindi passando dalle parti di quel condominio vedrete un Dobermann che miagola sappiate che quello è il clan. Ma non preoccupatevi: clan che miagola non morde.


*sempre merda è !




lunedì 3 giugno 2013

Q.I. non pervenuto

Quella volta che consegnavo pizze me ne stavo tanto per cambiare in un  universo tutto mio in un paesino che era grosso quanto una cacata di mosca in una cartina geografica molto grande, scrivevo tanto, avevo una cagna e stavo con una cagna, insegnavo teatro e consegnavo un casino di pizze. Al Pizza Express. Ai 4 formaggi, Napoli, Calzone al prosciutto e funghi, ce lo vuole il pomodoro ? - si - allora nella scatola ti portavi pure il pomodoro a parte, con qualsiasi tipo di tempo, motorino e via, acqua, neve, terremoti, dalle 19 alle 22 e 30, 45 mila lire i giorni feriali, 55 sabato e domenica, qualche volta era un lavoro assurdo ma tutto sommato è stato uno tra i più divertenti che abbia mai fatto. Quando trovavi le vie e i portoni subito era anche veloce, magari non pioveva e non faceva freddo, magari era una serata fortunata e facevi anche qualche mancia, allora era anche umano. Viaggiavi bene, anche se ogni tanto capitavo in casa di qualcuno che conoscevo e mi vergognavo un po’. Lo trovavo un lavoro di seconda categoria, avevo 25 anni e mi mantenevo consegnando pizze, nessuna prospettiva per il futuro, mi fregava solo di tornare a casa a scrivere, o a guardare la tv, o a toccarmi, o ad aspettare che venisse la mia ragazza che studiava a Firenze, che non c'era mai, che aveva delle tette bellissime e che qualche volta mi chiedeva in maniera dolcissima di prenderla da dietro e non lo trovavo per niente volgare. Neanche il mio cazzo lo trovava volgare. Poi un giorno mi mollò, a me, alla mia canina, al gattino che aveva voluto lei e che si chiamava Charles in onore dei vari Bukowski, Baudelaire, Dickens etc., il gattino è finito sotto a una macchina una settimana dopo che lei se n'era andata, la canina invece ci mise un po’ di più, un mesetto circa, poi anche lei sotto a una macchina, aveva preso l'autostrada per conto suo, povera cagnolina, quanto ci ho pianto..., non andai nemmeno a prendere la salma, troppo dolore, capita di essere codardi di fronte al dolore, adesso ne ho un altro, si chiama Garçia, è piccolo, marrone e buffissimo, sembra uscito da Star Trek, gli riverso su le mie angosce e le mie felicità fuori luogo, non ci separiamo mai e ci amiamo. Conto di sposarlo . E poi mangia bene, sfido io, ora lavoro nei ristoranti (i cani queste cose le sanno !), mangerà bene secondo te ? E insomma consegnavo pizze, avevo un Fifty 50 che sembrava uscito dalla guerra di Corea, ci avevano montato su un trespolo che permetteva di incastrarci la scatola termica che teneva caldo il cibo, quindi telefonavi e con 6 o 7 mila lire in venti minuti ti arrivava una pizza calda a casa, con me vestito come un astronauta; sciarpa, guanti, casco, casacca gialla e tutto. Una volta mi mandano in un paesino, c'è da dire che se la consegna andava oltre i 12 Km dovevi ordinare almeno 5 pizze e in quel caso usavi la macchina (!?) della ditta, un catorcio che quando non ti lasciava a piedi venivano giù gli angeli con tanto di trombe ad annunciare che era avvenuto il miracolo, quel paesino evidentemente doveva essere a 11 Km e 900 metri poiché mi ci mandarono in motorino. Pioveva, ma pioveva proprio tanto e tirava vento e io dopo 5 Km stavo già moccolando in austroungarico. Nelle strade senza lampioni e col diluvio universale in corso il mio lume era utile come una candela in un inferno spento, gli abbaglianti delle macchine che mi incrociavano mi accecavano completamente, non abbassavano mai i fari quegli stronzi, si beavano nella loro prepotenza di fronte a chi gli abbaglianti non ce li aveva maremma maiala, il freddo dentro alle ossa e un indirizzo facile : paesino tal dé tali n° 4. Arrivo in questo cazzo di posto più bagnato che se mi fossi fatto un tuffo in piscina coi vestiti e tutto, sul serio, non potevo essere bagnato più di quel modo e pensavo a quanto dovevano essere sadici i proprietari di quella pizza per farti arrivare fin là con un tempo del genere, ma magari non se ne rendevano nemmeno conto, eh già, è la mancanza di informazioni che ci rende crudeli nei confronti degli altri, ma questa è un'altra storia, allora mi metto a cercare il numero 4, lo trovo subito, quasi non ci credo, suono e non risponde nessuno, continua a piovere, penso a uno scherzo, risuono e rinon ririsponde nessuno, nella bolla d'accompagnamento fradicia e in via di spappolamento c'è anche il numero di telefono del destinatario, ma in un paesino che non aveva neanche i lampioni ci saranno state le cabine telefoniche secondo te ? Il cellulare era ancora un optional al tempo. Mi guardo intorno e vedo una casa illuminata, vado a chiedere informazioni, mi cade l'occhio sul numero civico della casa: 4 ! Come  4 ? Non era l'altro, il 4 ? Va bèh, poco male, ho trovato il destinatario, continua a piovere ma a quel punto non me ne frega più niente, stavo impiegando troppo tempo a fare quella consegna e questo azzerava le mie già improbabili mance, poche consegne, poche mance, giusto ? L'avevano studiata bene quegli sfruttatori dei proprietari per farci correre a noi pony, ci pagavano una miseria però, ci dicevano, ci sono le mance ! Come no ? Ad Arezzo ! Secondo me agli aretini hanno spiegato da piccoli a catechismo che fare le mance è peccato mortale. Al diavolo, volevo finire il turno, volevo tornare a casa a ubriacarmi e ad aspettare la mia ragazza dalle belle tette, la porta si apre, la sua pizza, dico io, quale pizza ? dice quello, la pizza che ha ordinato, continuo io, io non ho ordinato nessuna pizza, insiste quello, ma non è il paesino X numero 4 qui ? domando io, si - risposta - il paesino è questo, ma i numeri sono quasi tutti 4. 4a, 4b, 4c, etc. chiara la situazione ? Il problema era che nei loro numeri civici NON C'ERA LA LETTERA ACCANTO ! E comunque io non ce l'avevo nella mia bolla quella letterina bastarda, solo quell'inutile 4, ora che ci penso la situazione poteva essere addirittura buffa ma lipperlì ero incazzato come un bolscevico, però non avevo esaurito le mie risorse, avevo il nome del destinatario, quindi domando al tipo all'uscio: devo cosegnare questa pizza al sig. Pinco Pallino, lo conosce ? No, risponde lui e chiude la porta con lui dentro al caldo e con me sotto l'acqua. Scusi, signor portone chiuso sono il piccolo fiammiferaio che consegna pizze sotto l'acqua in un tempo gelido, potrei mica fare una telefonata ? E mi vedo già il pianerottolo pulito del tipo, tutto sporco di acqua piovana. Comincio a ricredermi a proposito della sana solidarietà toscana. Ora, un altro che non fosse me avrebbe mollato il colpo, ma io no per Dio ! Ormai l'avevo presa come una missione da compiere, mica consegnare la pizza, no, trovare il bastardo che l'aveva ordinata con quel cazzo di tempo, in quel paesino del cazzo, dando, oltretutto informazioni imprecise, trovarlo quel tizio e sputargli in faccia, o pisciargli nella pizza ! Ve la faccio breve : guidai fino a un paesino più umano che avesse anche un bar col telefono pubblico, chiamai, mi feci spiegare, tornai, sbagliai strada, mi persi, ritrovai il paesino, trovai la casa, gli diedi la sua fottuta pizza fredda, gli chiesi di essere più preciso la prossima volta, cercando così di tutelare i miei colleghi pony, perché io laggiù non ci sarei mai ritornato, mi ripromisi che nel caso mi fosse capitato di nuovo quell'indirizzo me la sarei pagata e mangiata io quella pizza, presi 2 mila lire di mancia (un'infamità per quello che avevo passato) e tornai alla base mentre stava smettendo (ovviamente) di piovere. Al primo semaforo grande della città trovai un marocchino che stava probabilmente facendo gli  straordinari, vista l'ora, con in mano uno straccio e una spazzola per pulire i vetri, vorrai mica pulirmi il fanale, gli domandai, no, voleva la pizza, senti fratello, gli spiegai, io le pizze le devo consegnare, non sono mica mie, lui mi fa: allora mi dai mille lire ?

Lo trattai male.







sabato 1 giugno 2013

Non mi rispondi mai

NON MI RISPONDI MAI


Ti parlo
ma non mi rispondi.
Ti insulto
ma non mi rispondi
Ti prego, ti imploro, ti supplico,
ma non mi rispondi.
Urlo, strepito, m’incazzo come un giaguaro, ti faccio una scenata, ti tiro un gavettone di sensi di colpa, ti faccio girare nella notte dei miei pensieri, ti squarcio i tramonti e mi bevo tutte le albe che posso mentre ti barrico fuori da me con un fuoco di fila di parole
ma tu

non mi rispondi.


Alle volte mi chiedo;

MA SEI ITALIANA !!!???