martedì 18 aprile 2017

CONFESSIONI DI UN CAMERIERE (I° Capitolo: APRI IL BAR)


CONFESSIONI DI UN CAMERIERE


Capitolo I:          APRI IL BAR

Gruppetto misto di persone al bancone del club arci,
tutti giovanili,
siamo TUTTI giovanili al bar all'ora dell'aperitivo,
pulito il bancone, lo pulisco spesso, la pulizia e la cortesia per prima cosa,
camicia, papillon, pannuccia professionale, sbarbato e tutto,
serata con musica; loro ballano, loro fumano, loro bevono, tutti facciamo i brillanti, tranne il titolare alla cassa che è uno stronzo fatto e finito:
Loro - Bevine anche te uno con noi barma' !
Io - Lusingato dell'invito, davvero grazie, come avessi accettato, salute!
Loro - Dàai! Bevine uno! Te s'offre noi!
Io - Grazie, grazie, non posso, davvero...
Loro - O'che sarà mai un goccino!?, dài!
Io - Non posso bereee...
Loro - ALO' UN BICCHIERE TE LO PU' ANCHE FARE, EH!
Glielo dico?
Io - SONO UN ALCOLISTA! NON POSSO BERE!
Gliel'ho detto.
Loro - …
Silenzio imbarazzante.
Peso.
Io – Dai, scherzo
Loro - ...
Risatine nervose.
Sospiri trattenuti rilasciati.
Torno a sorridere,
loro mi guardano e le risate si fanno un po' più incoraggianti,
mi sono tolto da una situazione imbarazzante,
è andata.
Il titolare alza la testa dalla cassa e sbotta:
- C'è poco da ridere, è vero!
Loro mi guardano.
Silenzio imbarazzante causato da UNA SERIE di implicazioni.
Non so quale faccia indossare,
per un attimo sono nudo e me ne vergogno.
Da voltare il culo e farsi un bicchiere da acqua pieno di vodka,
così, subito, in 2 sorsi.
Ma che cazzo ne vuol capire la dottoressa del sert?

APRI IL BAR

Ti svegli alle 3 e 45 di notte, hai messo il telefono che ti fa da sveglia, come suoneria hai messo la canzone più chiassosa possibile, ma di solito non ti basta, allora ti telefona la fidanzata, tutte le notti e deve fare tipo 12, 13 chiamate, nel frattempo si riaddormenta anche lei, una volta non l'ho sentita, non sono riuscito a svegliarmi, è venuta qui a casa mia perché ora abitiamo vicini 300 metri, di notte, con le ciabatte, è entrata in casa mia, m'ha scrollato, m'ha detto sveglia, io le ho detto vaffanculo fammi dormire, lei ha detto vaffanculo tu e se n'è andata, è successo un casino; non ho aperto il Bar.
Ma di norma lo apro.
Io apro un Bar.
Tutte le mattine, mi alzo alle alle 3:40, mi sveglio, rispondo al telefono alla mia fidanzata e dico si, sò sveglio, tranquilla, grazie, ciao, questo è tutto il rapporto intimo che c'è adesso, prima ci dormivi tutte le sere, normale, ma ora c'ha le bambine, l'ha riprese, le bambine... bambine un cazzo, 13, 14 anni, la più piccola sta facendo gli esami e allora il delirio imperversa su di lei che non vuole studiare anche se poi in realtà lo fa e ce la fa, prende buoni voti, come la sorella, 'sticazzi, dicevo, t'alzi alle 3:40, appoggi il telefono, spengi la radiosveglia che anche questa mattina non ha funzionato o non l'hai sentita, la mattina io alle 3:40 avrei bisogno di una ruspa, cazzo, specie se ho preso le pasticche di Enne, prendo un casino di medicinali, sono bipolare, debbo tenermi sotto controllo, sono anche alcolizzato, in questo momento alcolizzato in astinenza, oggi è il 274° giorno che non tocco nulla, non l'ho mai fatto di contare i giorni, magari questa volta porta fortuna, mi sa di no a lungo andare ma è giorno per giorno, ora per ora, devi tirare avanti
Il problema non è smettere di bere, il problema è smettere di bere tutti i giorni.
Saluti i cani che hanno più sonno di te, vai a scaldarti il caffè nel pentolino che hai preparato la sera prima, ti gratti il culo, vai in bagno, pisci, in questi giorni La Zanzara si domanda e afferma che fare la pipì sotto la doccia è normale, è normale si, cazzo, io per 25 anni ho pisciato sul lavandino perché mi alzavo sempre con delle dolorose erezioni perché la sera, la notte, il pomeriggio bevevo tanto e allora mi scappava da pisciare, quante volte mi son pisciato a letto, è triste specie se non sei a casa tua, è la vita dell'alcolista, ti tocca, è terribile pisciarsi addosso, dormi tutto bagnato e infreddolito e cerchi di stare su un lato del letto perché la parte centrale l'hai mollata fradicia, la figura di merda, doversi subito dare da fare per riparare i danni tipo ribaltare il materasso (come se fosse la prima volta se sei a casa tua), il phon per asciugare, la macchia di piscio che rimane e tu intanto sei sbronzo e cerchi in giro qualcosa da bere e comunque per chiudere la discussione della pipì sul lavandino, Milan Kundera ne L'Insostenibile Leggerezza Dell'Essere diceva che i chirurghi, i chirurghi non gli spazzini, non chi lava i cani, non i vigili urbani, i chirurghi avevano capito che tutto sommato è più igenico pisciare sul lavandino perché è all'altezza giusta e pulisci meglio a meno che tu non la voglia fare da seduto nel water, ma con un erezione è un casino e allora lavandino e devi mettere la mano a coppa sopra la cappella, aprire l'acqua e pisciarti in mano con la pipì che va in su, ora mi succede meno spesso, non ce l'ho più duro tutte le mattine, sarà perché non bevo, sarà l'età, ora piscio in piedi in bagno sulla tazza e tengo pulito, se mi cade qualche goccia la passo con la carta igenica ma in trasmissione hanno detto che così la spalmi e basta allora c'ho lo spruzzino per pulire sopra lo sciacquone, tengo molto pulito da quando la mia fidanzata non c'è più, lei lavora tutto il giorno al telefono con la sua applicazione, io vado a letto alle 7 di sera, non si mangia neanche più insieme, scopare non se ne parla neanche, siamo sempre troppo stanchi, non è mai il momento giusto, ha da fare, situazione del cazzo, provaci tu a dormire per 6 o 7 anni attaccato alla stessa persona e poi all'improvviso niente, solo i cani, che è già qualcosa ma non basta, io ho bisogno di alzarmi e poterla toccare e invece lei non c'è, va bene, ora va così, che fai ? Cerchi un'altra fidanzata ? Sai che casino a 45 anni, sono pure un po' pelato, ti prendi il caffè riscaldato due o tre sorsi e accendi la canna rimasta lì da ieri sera, le canne, come le sigarette rollate si spengono se non le fumi, sono gentili, ti aspettano,sono le sigarette del barista, del cameriere, di chi ha sempre da fare e può fare 2 o 3 lampi e poi ricominciare a lavorare, non come quelle stronze delle sigarette che se non le tiri tutte si consumano e basta, poi è pure pericoloso, una volta mia sorella, che dormiva in mansarda, si addormentò con la sigaretta accesa e prese fuoco il piumone elettrico, un fumo, un casino, certi berci, così, spaventatissima, mia sorella, già grande ma paurosa come una paperina, chiede ai miei di dormire con loro perché ha avuto tanta paura, all'epoca c'era ancora mio padre, i miei la tengono lì a letto con loro 10 minuti amorevolmente ma poi puzzava veramente troppo di fumo, il pericolo è scampato, sono le 3 di notte... mia sorella dormì nel divano quella notte, conoscendola se lo ricorderà tutta la vita quella notte. Fumando la canna con gusto, ti togli veloce i pantaloncini, la maglietta, prendi i pantaloni neri da lavoro e metti la camicia bianca che hai preparatola sera prima, ho un casino di camicie bianche, meno male me le stira la mì mamma, che comincia a invecchiare pure lei, anche l'altro giorno aveva la caviglia piena di acido urico, ma che cazzo di scherzi ti tira la vita? Caviglie pienedi pipì con l'età!? Ma dài! Mi lavo i denti, mi metto il dopo barba dappertutto, sono già rasato, mi rado un giorno si e uno no, come la doccia, la sera prima, così quando ti alzi sei subito pronto, controlli minuziosamente tutti gli accessori da portare al lavoro, le chiavi dell'impero (le chiavi del bar), le chiavi di casa e della bici, la canna per far 3 o 4 tiri in bagno, un accendino, la sigaretta elettronica, una pila di scorta per la sigaretta elettronica e il liquido per riempire via via la sigaretta elettronica, senza sigaretta elettronica sarei un uomo morto, ci andrei in crisi, ne ho 3 per sicurezza che se ne rompa una, il cellulare, caricato dalla sera prima che continua a suonare le innumerevoli sveglie inutili che non mi svegliano, mi tolgo il cerotto dalla spalla che mi fa male, ci sono caduto sopra 2 settimane fa lavorando ma non posso mancare perché sono iniziate le vacanze dei colleghi, cerottone antidolorifico comprato in farmacia, tutte le notti uno nuovo, per lenire il dolore, costano 20€ e ce n'è 8 o 10 a seconda di quale marca prendi, più 3 Aulin al giorno per poter lavorare e svegliarmi alle fottute 3 e 40, senza turno di riposo, alla lunga vai un po' fuori di testa, finisci per perdere l'importanza delle priorità, poi io sono un ansioso bipolare, mi va bene di tutto per farmi svalvolare, sono sensibile come una ferita aperta, se mi tocchi mi fai male, finisci il caffè, ti aggiusti, saluti i cani, gli lasci un crocchino, lo mangiano giusto per educazione perché in fondo siamo in piena notte, anche loro dormono, 'sti bastardi, apro la porta di casa, mi accerto per la quarta volta di avere le chiavi di casa per rientrare che l'importante è che hai quelle perché se ti sei scordato qualcosa puoi tornare a prenderlo ma senza le chiavi di casa non rientri, è orribile chiudersi fuori di casa, ti dai del coglione all'infinito e di solito succede un casino, a me in special modo, le chiavi ce l'ho, risaluto i cani, ho chiuso le finestre sennò Bob, quello grosso, il mio, abbaia, quando sono in casa sta affacciato tutto il giorno alla finestra in Via Roma che è la via pedonale del centro, è il cane più famoso del paese, un incrocio tra un labrador e uno shar pei, è abbastanza buono ma tira troppo e abbaia agli altri cani per fare amicizia, di solito poi comincia ad abbaiare anche Ubaldo, quello piccolo, quello della mia fidanzata e allora li devo trascinare via a forza con la gente che mi guarda e questo cagnone bellissimo color crema che abbaia come un ossesso e tira e il piccolo pure, ancora più ignorantito dal fatto che li devo spostare da lì, è brutto trovarsi in mezzo a queste scene di continuo, sembra che tu abbia allevato i cani a a cazzo di cane, ma invece Bob è buono, vuol solo conoscere però manda messaggi contrastanti abbaiando e insomma non abbiamo molti amici in giro, scendo di sotto, che ore sono? le 4, tolgo il lucchetto alla bici , monto il fanalino, una piccola pila per far un po' di luce, me l'ha presa la mia mamma, lei è così, ti spiazza, pensa a qualcosa alla quale avresti dovuto pensarci tu da solo, lei ci arriva prima di te, queste persone che vi fanno queste cose, che vi anticipano in qualche modo, sono persone che hanno una connotazione di bontà, gentilezza e acume che li trasferisce già a un buon piano della scala sociale umana dove vai dai diamanti alla merda e di solito ti tocca la merda, almeno a me, di solito mi tocca la merda ma sta cambiando la situazione, lo spero, ci credo, lo voglio, succede, sta succedendo cazzo, un po' di autoaiuto nella foschia dei pensieri, sempre tanti, la testa non riposa mai, o a guardare il PC o a lavorare o a pensare, salendo sulla bici devi fare la sgambata molto alta perché ho montato dietro una specie di portapacchi per passare a prendere le prime paste fresche, ogni tanto si scassa, quello ho imparato a riaccomodarlo, quando mi ci impegno sulle cose ci riesco è che o mi manca l'impegno o il fiato o la vocazione oppure non te ne frega e ti chiedi pure semplicemente se gliene può fregare qualcosa a qualcuno di quello che faccio. Se piove prendo un sacco d'acqua e così mi porto una paranza di plastica acetata per chiudere il portapacchi a mo' di Ape Car, e via parto e pedalo, qualche volta ancora con la canna in bocca, più spesso con la sigaretta elettronica come un sigaro, o un bocchino troppo grosso, pedalo 5 minuti e arrivo alla pasticceria, suono il campanello e la rumena dentro mi dice subito “arivoooo”, penso gli piaccia essere diretta, vuole l'impulso a fare qualcosa , ho provato a scambiarci un paio d'occhiate ma quella non è simpatica per nulla anche se va già meglio di prima, con me di solito va sempre un po' meglio, perché sono una persona così gentile che a qualcuno li manda fuori di testa tutta questa gentilezza e di solito mi succedono guai, ma voi non avete manco l'idea più vaga dei casini che mi sono successi a essere gentile, mi succedono cose stranissime, ora meno dai, ti racconto l'ultima cosa stranissima che mi è successa al bar; accanto al bar c'è una casa-famiglia con dentro dei ragazzi non del tutto sani ma neanche pazzi, soprattutto sono tranquilli, credo che li sedino alcuni, chiaramente, uno di loro mi aspetta sempre la mattina è già lì prima di me, Filippo, tranquillissimo, vuole il suo caffè, paga, vuole il suo scontrino, si parla poco, mi tiene le paste mentre io apro la saracinesca insomma un tranquillone, ora, in questa casa che praticamente è una casa di cura in cui gli ospiti fanno i loro servizi, me ne intendo io di queste cose, ho fatto 2 comunità, per l'alcool ovviamente, ma aspetta, ti dicevo, in questa casa arriva un inquilino nuovo si chiama Giacomo e che ti va a succedere? Ti va a succedere che ti ritrovi come cliente FISSO una TESTA DI CAZZO DA CAMPIONATO MONDIALE che ti tira letteralmente SCEMO! Esempio: mi chiede un succo di frutta, attenzione, sul bancone c'era già un succo di frutta di un altro cliente, lui va in bagno io preparo il succo lanciandolo in aria come sempre e riprendendolo al volo mentre ruota su se stesso, sono un barman oltre che un barista e ho 25 anni di esperienza, sono abbastanza bravo dai, ho lavorato dappertutto, il tipo torna dal bagno e io gli dico il succo è lì e lui mi dice “no quello c'era già io ne voglio un altro”, ora dovete assolutamente capire che di sottofondo ad ogni azione ci sono milioni di piccole azioni che devi fare quando c'hai il bar pieno e devi servire tutti ma comunque gli dici “no, l'altro succo che hai visto era per un altro signore questo è tuo” e lui comincia ad urlare che lo voglio fregare e siccome è qui da poco e la gente ancora non sa che è pazzo, la gente vede solo un vecchietto sdentato, sderenato, tutto claudicante, che regge l'anima coi denti, fa pena, gli tremano le mani e allora può pensare che il barista èuno stronzo che vuole fregare un vecchietto solitario, che cazzo ne sanno di quanto è pazzo 'sto tizio e infatti io, che scemo non sono, cosa ho fatto? Fin dalla prima volta che l'ho visto gli ho detto siediti pure al tavolino te lo porto io il caffè, ho MILIONI di cose da fare ma sono velocissimo e gentilissimo con tutti e insomma lo trovo il tempo di portargli il caffè con 3 bustine di zucchero, come vuole lui e siccome gli trema la mano me le sparge tutte sul tavolino, poi gli porto un tovagliolo di carta stoffa che finirà per buttare per terra, la pasta che ha scelto e che sbriciolerà in un tripudio di tremolio delle mani sul piattino col tovagliolino e tutto intorno per almeno 5 metri quadrati e insomma con gli attrezzi che gli metti in mano riesce a incasinarti di brodo e briciole il tavolo, dovrai trovare il tempo di pulire, spazzare, tra le milioni di cose che stai facendo, perché intanto Giancarlo t'ha chiesto il caffè e te lo sai che lo vuole al vetro alto poi c'ho ancora da fare il latte macchiato tiepido per la Lucia, comunque Giacomo, questo vecchino, per tutto questo lavoro extra non mi ringrazia mai, anzi, se può arrecarmi fastidio, lo fa, intanto adesso PRETENDE di essere servito al tavolo e urla, e tu lo devi un po' rimettere al suo posto perché è pieno di gente e non può sbraitare in quel modo, mi fermo dalle paste per darne una alla marmellata da mangiare subito e un altra da portare via a Fabrizio, bene; pinze, fazzoletto, tovagliolo, bustina , metti la pasta, chiudi il sacchetto bene e non alla cazzo di cane e consegna parlando SEMPRE A VOCE ALTA PREGO IL CORNETTO ALLA MARMELLATA DA ASPORTO, e Giacomo in mezzo al bar che urla “QUEL SUCCO C'ERA GIA', MI VOL DARE UN SUCCO VECCHIO”, la gente mi guarda, alla fine arriva Davide che è il ragazzo proprietario della tabaccheria che è dentro lo stesso bar e gli dice; “vedi il signore lì che sta bevendo un succo? Te hai visto quello, questo è tuo”, allora Giacomo si calma, se glielo dice Davide va bene, ci crede e si rimette al lavoro sul suo succo inventando nuovi modi per sporcare in modo tale da farmi venire per forza a pulire subito, tipo un po' di succo per terra che poi ci potrebbe scivolare qualcuno, più gente arriva nel bar e più Giacomo ha bisogno e fretta, se non c'è nessuno al bancone stai tranquillo che si farà i cazzi suoi per ore ma appena arrivano almeno 5 clienti lui si alza tutto eccitato zoppicando, con una semi paresi permanente al viso, fa pena a vedersi, i clienti mi ordinano quello che vogliono ma io ne capisco la metà perché Giacomo ha già iniziato a urlare che vuole la pasta vuota, tu decidi di andare immediatamente da Giacomo, devi farlo altrimenti ti romperà i coglioni all'infinito urlando che vuole una pasta vuota, vado da lui e gli dico ho queste 2 paste vuote qui, quale vuoi delle 2? Risposta: “quella che hai nascosto dentro il forno”, OVVIAMENTE io non ho nascosto nessuna pasta nel forno ma nella sua testa l'ho fatto e adesso, adesso... adesso sono cazzi miei! E detta così sembra niente ma col casino che c'è la mattina al bar, devo fare anche tutti i rifornimenti, per questo apro alle 4 e mezzo, ma la gente arriva sempre prima, tutti i giorni un po' prima, perché faccio i caffè e i cappuccini buoni, sempre prima, ho sempre meno tempo di fare quel miliardo di cose che ci vogliono di fare per rendere un bar attivo, compreso scongelare e cuocere 25 paste, ma questo è niente, insomma a me è difficile farmi perdere la trebisonda ma vi giuro che per buona parte delle 2 ore e mezza che Giacomo è stato lì ogni tanto veniva e mi diceva allora me la vuoi dare questa pasta o no!? Se non me la dai faccio un casino, e intanto due macchiati caldi, uno solo schiuma per la fioraia, è arrivata anche la signora col canino che investe, giuro, almeno 400€ di gratta e vinci al giorno, è pazza anche lei e vuole il suo caffè col latte freddo a parte e la seggiola alta per stare sul bancone a chiedermi se voglio cambiare lavoro visto che son tanto bravo, sai, in questi giorni di là cercano, pagano bene... tutte cazzate, si tratta di catering, ne ho fatti a centinaia, lavori solo d'estate ti fai le tirate di 14, 16 ore di lavoro, di solito ti ammazzi di lavoro, finisci nei posti più strani, se finisci nei posti con tante scale sei fottuto, e lo sai appena ci metti piedi in quel cazzo di vecchio castello in mezzo alla Toscana che ci lascerai l'anima lì dentro, alla faccia di tutti quei ricconi del cazzo che si strafogano, ti porti a casa 100€ in nero e non sai se rilavorerai per altri 2, 3, 4 giorni di fila, o peggio nessun giorno perché c'è crisi, insomma il catering è un casino, ma la tipa dei gratta e vinci insiste, un'altra volta mi voleva piazzare a fare il fornaio, mi diceva, lì è sicuro, qui sei in regola ? In effetti io qui non percepisco tredicesima, quattordicesima, ferie e non mi segnano le ore che lavoro, vengo solo pagato 35€ al giorno per fare dalle 4:30 di mattina fino alle 10, questo tutti i giorni, senza turni di riposo e adesso state cercando di chiedere gentilmente a una signora che non è mai entrata in questo bar se ci vuole il cacao nel cappuccino e Giacomo mi sta insultando a voce alta davanti a tutti perché non gli ho dato la pasta e l'ho nascosta.
2 ore e mezzo così.
2 cappuccini, uno tiepido, ce l'ha il latte ad alta digeribilità ? No signora, mi spiace, solo latte fresco, allora mi fa un orzo, si, come lo vuole in tazza grande o tazza piccola, chiedo nella mia camicia perfettamente stirata e pulita con le maniche arrotolate su con una parannanza nera che va dalla vita ai piedi, scarpe nere comode, rasato, col pizzo abbastanza curato, capelli cortissimi, sono il tipo giusto nel posto giusto con un pazzo che mi urla MI DAI QUELLA CAZZO DI PASTAAA !!!???


Ed è normale.
Diventa tutto normale.
Se succede tutti i giorni TUTTO diventa “normale”.

* - (FINE I° PARTE) - *                                                by:
Fatuwski



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