domenica 29 dicembre 2013

Un indegno fine anno

UN INDEGNO
FINE ANNO
1)

Quando arrivò la serata dell'ultimo dell'anno il ristorante era pronto. Cazzo, se era pronto. I camerieri erano pronti, tirati a lucido neanche dovessero passare la prima comunione, il capo-sala era pronto, pronto a tutto, col suo cavatappi con ottomila funzioni comprendenti pure le forbicine per le basette e il cacciavitino - che - come - lo - usi - si - sbeccola, tiratissimo a lucidissimo e tiratissimo pure di coca neanche stesse per affrontare da solo il Real Madrid al Santiago Bernabeu davanti al Re e la Regina di Spagna. La batteria di cucina era pronta con lo Chef già incazzato perché è noto che uno Chef è tanto bravo quanto incazzoso e lo Chef stava bestemmiando come un tifone ateo incazzato perché era un bravissimo Chef, i sotto-Chef e gli aiuti-sotto-Chef erano pronti e all'opera tutti attivissimi come formiche cinesi impazzite e non si capiva mai se era più importante l'ultimo degli Chef o il primo degli aiutanti, un po’ come l'ultimo dei dottori e il primo degli infermieri. Il titolare era prontissimo, con gli occhietti al passo coi tempo e quindi a forma di € invece che di $, la calcolatrice in mano e la faccia di chi sta giocando a 7 e mezzo, ha in mano la matta e il banco lo tiene un bambino di 6 anni vagamente ebete. La sala del ristorante era pronta, si sarebbe dovuta guardare con gli occhiali da sole tanto luccicava, con gli argenti e i cristalli e le candele e i lampadari sragnatelati per l'occasione e il pavimento in cotto così pulito che se fosse rimasta una macchiolina di unto si sarebbe suicidata per solitudine, evaporando via e finendo nel paradiso delle macchie unte: in una bella bettola come Dio comanda piena di gente ubriaca dura. Sfavillava, la sala, con l'apparecchiatura delle Grandi Feste: tovaglie rosse rubino sotto a coprimacchia bianchi immacolati sotto a tovaglioli di raso rossi che riprendevano le tovaglie che riprendevano i tovaglioli che riprendevano le tovaglie che riprendevano ci siam capiti. I tavoli, avessero avuto voce, avrebbero berciato sdegno per tutta quell'artiglieria di posate che si ritrovavano sul groppone: posate da primo, da secondo, da pesce, da carne, da dessert, anche da merda per quanto ne poteva sapere Andrea. L'unica cosa che sapeva di per certo Andrea a proposito di quelle posate è che le avrebbe dovute lavare tutte lui. Tutte lui. Per poi passare ai piatti, ai bicchieri, ai vassoi, meglio non pensarci sennò ti veniva lo sconforto da subito... le padelle, le pentole, gli attrezzi da cucina... avevamo detto di non pensarci ! ...le griglie, i fornelli, la macchina del caffè, le tazzine del caffè, i piattini del caffè, i cucchiaini del come cazzo fai a non pensarci !? Andrea si accese una sigaretta di marca a lui sconosciuta in quella sua predisperazione e immancabile come una tassa e veloce come un falco scemo che sbatte su un abete arrivò il caposala a rompere le palle:
Caposala - Che fai !? Fumi !?
Andrea - No, le accendo e le guardo bruciare
Caposala - Fai poco lo spiritoso e butta via la sigaretta
Andrea - Ma lo sai quanto costano ?
Caposala - "Ma lo sa quanto costano ?", volevi dire, mi devi dare del Lei !
Andrea - No, sei una Lei !? Mica l'avevo capito. Ganzo. Allora, cara, lo sai quanto costano questi tubini col filtro ? Quasi quasi ormai conviene farsi le canne per risparmiare sul tabacco !
Caposala - Butta via quella sigaretta e ricordati che per ogni bicchiere che rompi ti levo 2 euri dalla paga !
Andrea - Non facciamo prima se vi do direttamente 5 euro, mi date qualcosa da mangiare e ci vediamo l'anno prossimo ?
Caposala - èh !?
Andrea - Niente... e comunque si dice "euro" anche al plurale
Caposala - èh !?
Andrea - Fava ! Dai, ho capito, vai, vai dal Boss e digli che ti vuole
Il caposala stava per fare "èh !?", si censurò, accartocciò la faccia, diventò un po’ amaranto aiutato anche dal papillon un po’ strettino, sibilò "lava !" e scarpinò via col suo solito culino ritto a leccare e salameleccare i signoroni che stavano facendo la loro comparsa in sala, tutti seri alla faccia della festa, guardandosi in giro per capire se avevano scelto il locale giusto, decifrando questa informazione dal resto degli invitati: se c'era gente più importante vuol dire che avevano scelto giusto, quindi, quando arrivò il sindaco si levò un tale sospiro di sollievo che per 1 secondo fece concorrenza ai condizionatori d'aria calda. Il sindaco, per conto suo, non vide un politico veramente importante, né uno Sgarbi o paccottiglia simile tra i presenti e pensò di aver scelto il locale sbagliato, trattò male da subito il caposala che ingobbito come un Juventino in serie B stava offrendo Champagne (orrore !) non stappato in presenza (che lui era il sindaco, cialtroncello !) e quindi da almeno 4 minuti, ma si rallegrò pensando che in fondo se la sarebbe cavata in un paio d'ore e che dopo le 2 ore, più un massimale di 20 minuti, si sarebbe ritrovato tra le braccia (...tra le gambe ad essere precisi) della sua giovane amante polacca che sicuramente lo stava già aspettando; languida come un anguilla e in posa come una vacca (la polacca) nell'immaginario del sindaco, con la sua quarta misura di seno, mezza misura di cervello e nessuna misura o remora morale nei numeri a letto. Le signore consegnavano quintali di pelo di animali morti ai camerieri, i quali puntualmente andavano agli attaccapanni, ci si pulivano le scarpe nere mai troppo lucide e tornavano dalle proprietarie rassicurandole sulla destinazione del loro capo di vestiario (neanche fossero vivi quegli animalini !) (dite NO alle pellicce vere !) (al limite usate le sintetiche) (...e a quei poveri cuccioli di sintetici non ci pensi !?) (si, ok, la pianto con le parentesi) e intascando mance oscenamente grasse. Il caposala arrivava immancabile come la morte e veloce come un falco cretino che rompe le sue stesse uova a rapinarli con la scusa che le mance si dovevano dividere equamente tra tutti e sognando il prossimo acquisto di cocaina buona. Nel frattempo Guido, il pusher del caposala, stava zompando allegramente sudato su una polacca con 2 tette così che però aveva solo 2 ore, 2 ore e 10 al massimo perchè poi arrivava il sindaco, ahahah, Guido non credeva che quella puttana polacca avesse senso dell'umorismo e gli costava quanto una Ferrari col carburatore a puttane, la polacca puttana e pensava, Guido, che avrebbe dovuto tagliare ulteriormente la merce per far quadrare i conti, allargando così la spesa media del caposala. Il crimine insomma non pagava neanche per quell'ultimo dell'anno.

2)


Andrea sta pensando che non è giusto e come al solito si risponde come le rispose quell'insegnante di merda: "la vita è ingiusta", ha 24 anni Andrea, di origine slava ma è quantomeno bizzarro essere originario di un posto che non esiste più, ha visto la guerra Andrea e non è che ne sia rimasto colpito più di tanto a dirla tutta, cos'è la guerra per lui ? Metti che sei a casa tua a guardarti un film in videocassetta (...si, adesso c'è il DVD, ok...) e tutto a un tratto il tuo stomaco ti comunica che sta per esibirsi in un magnifico movimento intestinale, poesia per il corpo altroché, neanche fosse un movimento di Mahler, vai in bagno, ti tiri giù quel che c'è da tirar giù, inizi a espletare e viene giù tutto il palazzo in cui abiti. 5 piani rasi al suolo. Ecco cos'è la guerra. Chi poteva permetterselo era fuori zona di migliaia di km a cacare tranquillissimamente in un atollo, o al cesso di un ristorante di lusso, o addosso a qualcuno, voglio dire, tutti i gusti son giusti, no ? E i disgraziati e gli idealisti si beccavano le bombe addosso. E tenete conto che ci sono molti più disgraziati che idealisti. Andrea è in Italia da 4 anni, parla un Italiano quasi perfetto, tanto per far rabbia ai rompicoglioni filonazionalisti, è stato qualche anno anche in Francia, in tutto parla correttamente 4 lingue ed è un clandestino, più che altro grazie al suo carattere impervio, irascibile, polemico, in una parola sola un carattere del cazzo, che non gli consente di tenere un posto di lavoro tanto da essere assunto regolarmente. C'è da dire a sua discolpa che in effetti di gente-fava ne ha incontrata parecchia in fatto di datori di lavoro. E colleghi anche, ma scherzi ? Il fatto che tu non sia regolare agli occhi della questura ti mette automaticamente a un livello molto infimo agli occhi dei bravi cittadini regolari che pagano le tasse e blàh blàh blàh, a lui, ad Andrea, non facevano MAI lo scontrino in un bar e veniva SEMPRE pagato in nero e allora cosa cazzo avevano da blaterare tanto ? Gente che magari va a casa e prende a cinghiate il figliolo o il cane o la moglie o tutt'e 3 se non ha sonno, perché vorrebbe prendere a cinghiate il capufficio, però se li ferma una pattuglia va tutto liscio, documenti-tutt'a-posto-grazie-buonasera, poliziotti di merda, Andrea li odiava, loro e le loro macchinine tutte belline con le scrittine fighine manco fossero automobiline della PlayMobil e iniziano ad arrivare le prime vassoiate di bicchieri sporchi: i bicchieri dati per l'aperitivo, champagne offerto dai vassoi dei camerieri, gli invitati prendono il bicchiere come lo prendessero da un soprammobile, manco lo vedono il cameriere, figuriamoci dire grazie, bevono e poi dimenticano il bicchiere in giro e i camerieri raccolgono e porca di una puttana vacca lupa li portano tutti quanti qui, cazzo, a lavare, maremma budella ! E Andrea si dà da fare veloce, ma mica per senso di abnegazione alla causa, si, col cazzo, fa veloce perché sennò gli si ammassano a una velocità impressionante, come i piatti, come tutta la merda sporca che gli arriva dalla sala, metti che stasera sono in 120 a mangiare, sporcheranno roba per 800 persone, ma di più, 4 bicchieri a testa, un pranzo di 5 o 6 portate, sai che allegria e il ristorante mica ce l'ha tutti questi cazzi di piatti e allora che succede ? Succede che per esempio l'antipasto lo mandano fuori col piatto piano che poi gli riserve per la quarta portata magari e allora Andrea ha poco tempo per lavare i piatti piani che nel frattempo sono tornati dalla sala (sporchi dell'antipasto) tutti quanti - porca di una puttana porchissima - QUI !! Meglio se non ci pensa Andrea, sennò gli viene forte la voglia di levarsi quella pannuccia da sguattero già fradicia e sbatterla sul muso a quel montato imbecille del caposala, quella testa a uovo con l'interno marcio, con tutta quella gelatina potrebbe andare in scooter senza casco, ha stile lui, si sente un maitre quel cretino e quando non lo vede nessuno si infila le dita nel naso e poi Andrea li odia quei bicchieri lunghi e stretti da aperitivo, più lunghi dei flùte che per lavarli fino in fondo ci devi cacciare la spugnina e girare e il vetro è fino e all'inizio Andrea ne rompeva uno su 20, che non è una bella media per un lavapiatti, specie se c'è un caposala rompicoglioni che vorrebbe metterteli in conto ma Andrea mica è scemo, quando ne rompe uno non lo tira neanche fuori dall'acquaio, lo lascia dentro l'acqua sporca e occhio - non - vede - imbecille - non - rompe, che venisse a cercarli qui dentro quello stronzo e improvvisa come un onda anomala ad Andrea gli piglia la voglia di pisciare, poi con tutta quell'acqua che scorre la voglia si tramuta lesta in necessità per passare alla fase critica dell'impellenza e allora Andrea per una ventina di secondi balla uno strano Woogie-Boogie intersecando le gambe, poi si volta verso Anna che sta spalmando salsa di fegato su pane toscano bruschettato a una velocità a dir poco preoccupante:
Andrea - Anna devo andare a pisciare, dammi il cambio un secondo...
Anna è polacca (...no, non ha 2 tette così,non è la puttana, è un'altra polacca), ha 32 anni e sembra un uomo, le spalle robuste, da uomo, la schiena dritta, lo sguardo che ti trapana un incazzatura costante dentro al tuo cervello, come un uomo che ha uno sguardo capace di trapanarti il cervello comunicandoti un incazzatura costante, lì dentro le fanno fare i peggio lavori, tipo stare al fuoco a cuocere le bistecche e le grigliate di maiale, se non siete mai stati davanti a un camino di 3 metri di larghezza a cuocere carne per 6 ore di fila, tenendo il fuoco relativamente basso per non far finire la brace, ecco, non vi siete persi niente di entusiasmante.
Anna - Si, con cazzo ! Tu va fumare e io te non rivede per 10 minuti !
Andrea - Dài, non vado a fumare, vado e torno, dammi il cambio un momento solo, mi sto pisciando addosso !
Anna - Io ho faccio crostini di merda, non vedi !!??
Accanto ad Anna c'è Elmira, italiana lei, aiuto-cuoco grosso modo, credente fervente e fervente bevitrice con un casino di sensi di colpa, nel lavoro a catena sta grattando via il nero del bruciato dalle fette di pane toscano bruschettato:
Elmira - Com'è che le parolacce e le bestemmie voi stranieri le imparate subito e non le sbagliate mai ?
Anna - Perché a americano tu chiama "americano" o “turista” e io che polacca sono tu chiama me "straniera" ? Dà retta; tu pensa tuo vino, non rompere coglioni e passa pane !
Elmira - Hhh..., (accusa il colpo la pia Elmira) ...che coraggio !! E quella bottiglia di whiskey che ti tieni lì sotto a portata di mano ?
Anna - Capodanno anche per me è, befana ! Tu fa cazzi tua !
Andrea - Ascolta Yoda, mi sto pisciando addosso sul serio, guarda che te la faccio addosso...
Anna - Io Anna, che Yoda ? Se tu fa questo, ultima cosa che tu fa in tua vita di cazzo ! Vai pisciare, vai, se no torna in battibaleno tu fa baleno e io batto te !
Andrea - Grazie Anna, quando ci sposiamo ?
Anna - Io lesbica cretino ! Va, fugge e torna !
All'ultima esclamazione di Anna, Elmira a momenti sviene, Andrea dribbla di corsa 2 o 3 banconi in acciaio dove sotto-chef e aiuto-cuochi improvvisati per l'occasione stanno lavorando sulla costruzione di un ornamento composto da quadrifogli di peperone e boccioli di roselline ridondantemente rosa per il 2° secondo, che sono gamberoni al curry macchiati di Porto rosso e che usciranno impiattati, quindi i vice-cuochi stanno producendo 124 ornamenti e fanno un lavoro di squadra così abile che in confronto alla catena di montaggio della Fiat di 20 anni fa eran ragazzini che si divertivano col Lego. Andrea si asciuga le mani come può cercando qualche angolo smarrito della pannuccia che non sia fradicio, non lo trova, mokkola, estrae dal taschino una Marlboro spiegazzata e scroccata antecedentemente ad Anna, si fruga per trovare da accendere, non trova, si volta e chiede:
Andrea - Chi ha da accendere veloce ?
E dal retro della cubitale lavastoviglie parte con beffarda precisione una fiammata di mezzo metro che incenerisce i capelli di Anna al posto di Andrea da 6 secondi circa e le ustiona la faccia rendendola immediatamente irriconoscibile, sanguinolenta e vagamente somigliante alle figure dei libri di scienza dove si raffigurano i tessuti muscolari del viso. Nel casino del lavorìo generale della cucina non si è sentito neanche un rumore troppo forte e Anna in quel momento è troppo schockata per rendersi conto del dolore e mettersi a urlare. La cucina però si è fermata all'unisono trattenendo inconsapevolmente un respiro collettivo, il primo a rendersi conto della faccenda è Guido, 60 anni, la pancia come una donna grassa in cinta, ex marinaio, 30 anni che lavora nelle cucine, molto prossimo alla pensione
Guido - STATE CALMI ! STATE CALMI !!! NON C 'E'NIENTE DI INFIAMMABILE NELLE VICINANZE, STATE CALMI !!!
Anna apre la bocca con gran fatica scollandosi le labbra tra di loro che creano dei filini di carne viva e dice:
Anna - ...puttana porca...
Ed esplode la bottiglia di Whiskey. Questa con un tonfo galattico in concorrenza agli altri 10 mila scoppi tutti all'esterno del ristorante di gente che festeggia la morte dell'anno vecchio. L'esplosione trancia di netto alcune vene piuttosto fondamentali di Anna che crepa all'istante, demolisce una gamba di Almira, appicca il fuoco a 5 o 6 persone ed inizia un incendio irreversibile dentro alla cucina.




Fatuwski

mercoledì 25 dicembre 2013

Racconto di Natale immorale

Racconto di Natale immorale

Era ancora una volta Natale, maremma maiala, se Dio ne guardi avevi bisogno di andare a comprare il burro o il caffè ti toccava fare la fila alla cassa, la fila in macchina, se eri a piedi, dribblare la gente che era peggio che in fila, era compatta, una nebbia umana spessissima che vedevi spessissimo, purtroppo, dappertutto, la fila dal panaio, non c'è mai stata la fila dal panaio, perché sotto Natale c'è la fila anche lì ? Perché ? Perché ? Le carrozzine coi bambini blu assiderati dal freddo urlanti, cani al guinzaglio, ci inciampi, ma lasciateli un pò sciolti, no ? Cacche di cane in giro, ma che cazzo ce li lasciate a fare in giro sciolti !? Si, c'è da dire che anche voi siete un po’ stressatini e tutto quanto intorno urla E' NATALE ! E' NATALE !! E'NATALE !!!
E ti viene da dire “ho capito, cazzo, HO CAPITO !!!”
Soldi, soldi, tutti vogliono i tuoi soldi ! Pronti come serpenti affamati i prezzi ti guardano, annidati tra le cose più innocenti, un caffè, 1 euro, lo sapevo che ci arrivavano ad arrotondare, anche voi li tentate troppo i bar, 85, 90 centesimi... dai arrotonda che è più facile fare i resti, ci metti il cioccolatino, che fa natalizio e lo fai pagare 1 Euro
- Ma io voglio solo il caffè e lo voglio pagare come ieri
- Non si può, oggi è caffè + cioccolatino, 1 Euro, prendere o lasciare
- LASCIO !
- Troppo tardi ormai il caffè l'hai bevuto, sgancia l'Euro
- Il cioccolatino ora è mio ?
- Chiaro !
- E allora te lo spalmo sul pavimento così stasera quando chiudi ci stai un quarto d'ora a grattarlo via !
Bisognerebbe fare. Ma non lo fai mica, tanto ormai la gente non ce l'ha più l'indignazione da spendere, l'indignazione è diventata roba rara, con tutte le cose che ti mostrano, tutte le cose che ti raccontano, siamo nell'era globale, bello, se succede qualcosa a Sidney, se vogliono che tu lo sappia stai sicuro che lo saprai in un'ora. Prima non lo sapevi che tutti quei neri laggiù ammazzavano tutti quegli altri neri, sempre laggiù e lo fanno perché c'è gente bianca che paga per farlo, così i neri di prima sgombrano e i bianchi comprano il terreno perché dentro al terreno ci sono i diamanti e questo succede nel duemilatredici, NEL 2013 !! Ma non pensiate che siano solo i bianchi i cattivi e i neri un mezzo; a raccontarla proprio tutta la storia, i neri che ammazzavano gli indigeni locali chiedevano: "ce l'hai dei soldi per farti ammazzare subito ? No, perché se non hai i soldi ti taglio un pezzo di corpo per volta col machete !! Davanti agli altri, che vedrai che quando hanno visto te, me li danno i soldi per morire meglio "...
Siamo nell’era globale. Globale maddeché !? Colossale, forse, era di colossale presa per il culo, c’è la crisi, dobbiamo stringere i denti, MA QUALE CAZZO DI CRISI !!?? La crisi c’è perché il 1% degli esseri umani possiede il 90% della ricchezza mondiale, ecco la crisi dov’è. Ma in fondo non va così male, ci dicono, non abbiate a rompere i coglioni, guardate quanta gente c'è al mondo che sta peggio, àh, va bene, ci diciamo, non muoio di fame, ma poi ci portano a pensare di stare non proprio benissimo se non abbiamo quella cosa là, e giù soldi che non e i bambini, non vuoi pensare ai bambini per Natale ? Che mostro sei !?
La gente si uccide per mancanza di soldi, viene uccisa per i soldi, si uccide tentando di prendere i soldi ma alla fine sarebbe più corretto dire che i soldi ammazzano la gente.
La macchina è qualcosa di SPAVENTOSAMENTE costoso, tra assicurazione e benzina in un anno di spese ci compri tre case in un altra parte del mondo, o un villaggio da un altra parte, o 6 cammelli, hai idea di quanto campa un cammello !? Si, dici tu, ma poi dar da mangiare a 6 cammelli tutta la vita t'immagini quanto costa ? Poi mollano delle cacate grosse così, i cammelli, è rinomato che cacano tantissimo i cammelli, possono bere anche una volta alla settimana se c'è bisogno, ma cacare, cacano tutti i santi giorni, t'immagini che ridere a pulire ? Moltiplica per 6 cammelli, per 2 volte al giorno, per tutta la vita... va bene, l'esempio dei cammelli non era calzante. Una donna ! Vuoi non trovare in tutto il mondo una donna che costi quanto assicurazione+bollo+benzina di un anno, ma scherzi ? La trovi si, la trovi. Pensa che bello, questa sarebbe una bella storia di Natale, risparmi per un anno e poi compri una donna e poi non le fai mica niente, gli insegni la lingua e poi le spieghi che è libera, che può fare quello che vuole, non deve nemmeno fare sesso, la tieni con te e piano piano le insegni le cose, come con un bambino, ma non con un legame così profondo, una cosa più divertente perché essendo adulta apprende più velocemente, che figata, sarebbe un po’ come dare la vita a qualcuno, magari potrebbe farti le faccende di casa finché sta con te, dai, è un compromesso accettabile, si pensava di essere stata venduta come schiava e invece fa quasi la donna di servizio, è come quando vai a giocare al pallone e perdi 3 a zero, poi però la tua squadra pareggia, non avrai vinto ma sei contento lo stesso, ecco, quella non è diventata una principessa ma neanche una schiava e poi tutto sommato l'amore prima o poi ce lo faresti, lei ti vedrebbe un po’ come il suo salvatore, ti idealizzerebbe, no ? Poi col tempo si occidentalizzerebbe e magari sceglierebbe, prima o poi di andar via... è rischioso, dici ? Magari tu ti sei quasi innamorato col tempo, sapete quel quasi-amore ? E' quando va tutto bene e allora perché cambiare ? Ma lo ami ? Ma che domanda ! No, rispondi un attimo a questo: ma lo ami o no ? Va bèh. Magari lei si affeziona e tu ti stanchi, ma se si deve stare a guardare i rischi allora tanto vale non uscire di casa, poi a Natale, con questo casino, con quel casino che c'era appunto quella volta che era ancora irrimediabilmente, stancamente ( da parte tua, tutti gli altri sembravano vispissimi ), inesorabilmente Na-ta-le e jingle bell's e gli stessi film alla stessa televisione e i Babbi Natali in giro, alcuni di carne e vedranno i soldi per quel lavoro del cazzo che stan facendo solo dopo tre mesi, perché il comune paga a tre mesi e io credo che non sia poi così umiliante fare il Babbo Natale a Natale, del resto se il mercato chiede che io mi vesta da Babbo Natale mi ci vesto, voglio dire, m'ha chiesto di peggio il mercato in altri posti di lavoro, c'erano posti in cui con tutta la buona volontà possibile i soldi che mi davano, volendo essere onesti, bastavano appena a sopportare il padrone, che poi nessuno si fa chiamare padrone, però alcuni si comportano da tali e allora dovrebbero darti una certa cifra aggiuntiva per sopportarli, del tipo che vai in un posto 6 ore al giorno e non fai niente e se uno passa di lì e magari domanda: "ma te che faresti qui ?", sopporto il padrone, per ora può permettersi solo di farsi sopportare, fra un 2 o 3 mesi dovrebbero arrivargli degli introiti e allora mi alzerà lo stipendio e allora potrò anche iniziare a lavorare finalmente, perché guarda non sembra, ma anche stare qui a sopportarlo per 6 ore al giorno non è mica divertente, e fai qui e fai là, con quell'aria arrogante... "...ma hai detto che non facevi niente, che lo sopportavi e basta...", èh, ma intanto s'allena a dare ordini e poi gli dà soddisfazione fare il padrone, è ingrassato 3 chili da quando m'ha assunto... Dicevo non mi sembra così vergognoso fare il Babbo Natale a Natale, però, credo che se fai una cosa di questo tipo è perché magari hai bisogno di contanti, bisogno di tanto contanto e il comune ti paga tra tre mesi, mavaffanculo vai, poi mi dicono come sei nervoso a Natale, con tutti quei nani intorno, al supermercato, ecco: fai conto che stai facendo il Babbo Natale in un supermercato e le mamme si fermano e mandano i bambini da te a chiedere il loro regalo e allora questi gnomi vengono da te e ti dicono: "l'emme pì undici con la fotocamera " e te da sotto la barba, fa caldo, sudi, fai il sorriso da Babbo Natale e fai di sì, a dirla tutta dovresti fare anche Ho-Ho-Ho, come da contratto, ma il giorno prima uno ha fregato un regalo da sotto l'albero, un ladro, ha preso un regalo in esposizione sotto l'albero da esposizione dove TU STAVI LAVORANDO ed è corso fuori e tu sei corso fuori rincorrendo il ladro e hai gridato FERMATI per 37 volte, a squarciagola e fuori era freddo, e tu eri sudato perché dentro faceva un caldo fottuto con quel vestito di polistirolo e il barbone finto, dovevate vedere le faccie dei bambini e ti sei preso una frescata coi fiocchi e la tua voce se n'è andata e ora quando cerchi di fare Ho-Ho-Ho sembri Freddy Krueger e i bambini si spaventano perché i bambini sono intuitivi e c'è qualcosa che non gli torna a credere che tu sia Babbo Natale con tutte le minchiate che gli hanno raccontato e insomma poi ieri hai smesso di urlare "fermati", uno perché tu SAI che quello non si fermerà solo perché tu gli dici “fermati”, anzi fra i due correrà più forte e due perché hai pensato che magari quel povero Cristo c'ha un figliolo e che non ce l'avrebbe mai avuti i soldi per fargli un regalo così bello e poi tu non sei mica la guardia di sicurezza e poi il direttore di quel supermercato è odioso, roba da 3000 al mese solo per sopportarlo, hai presente ? Insomma non hai voce oggi e il bambino ti chiede:
" hai capito ? "
e tu:
tu - si ( con la testa )
bambino – Ripetimelo
tu - ?
bambino - Ripetimi quel che ti ho chiesto !
tu - Ah, l'emmebì 13
bambino - Pì !
tu - Si, bambino, pio-pio anche a te bambino
bambino - Macchè pio-pio, imbecille, pì, emme pì, non emmebì
tu - Ascolta bambino...
bambino – 11 !
tu - Anche se hai 11 anni non vuol dire...
bambino - 11 ! Emme pì undici, non tredici !
tu - Si vabbèh
bambino – Scrivitelo
tu - No, me lo ricordo
bambino - No, non te lo ricordi, non sei uno sveglio
tu - Ora a te ti sveglio io...
bambino - Se eri sveglio non finivi a fare il Babbo Natale a Natale nei grandi magazzini, il mio babbo, che ha i soldi, m'ha detto che solo gli sfigati fanno il Babbo Natale a Natale nei grandi magazzini, quelli bravi vanno in giro con le renne e lavorano solo il 24 notte e guadagnano di più, come lui e ha detto che anch'io come lui farò così...
tu - Vieni più vicino bambino...
bambino - No, puzzi di sigaretta strana...
tu - ( sussurrando ) Ascolta bambino, quello che ti ha detto tuo papà è vero, ma non ti ha detto che noi Babbi siamo tutti collegati
bambino - Èh ?
tu - shhh, fai piano, ti sto rivelando un segreto, anche il Babbo più sfigato, come me, e ce ne sono tanti in giro, sono collegati, con i Babbi importanti, che a loro volta sono collegati ai Babbi più importanti ancora e via via su fino al Babbo direttore generale che da quanto è importante si fa chiamare Nonno Natale, ma non è rincoglionito come un nonno, anzi, è un Babbo Natale con 2 coglioni grossi così, la capisci la parola "coglioni" bambino ? Sono quelli che tu rompi da... quanti anni hai ?
bambino – O… otto
tu - Da 8 anni, a Natale, per la befana, per il tuo compleanno persino per il tuo stronzissimo onomastico, lo sai cosa vuol dire “stronzissimo” ?
bambino - Si, ma non so cos'è “l'onomastico”…
tu - Non importa, è una parolaccia, dicevo, che il mega Babbo Natale, il Nonno, è informato da tutta la batteria di Babbi in giro per il mondo come me che gli rendono conto dei bambini che hanno incontrato e adesso caro il mio gnomo, sappi che ce l'hai nel culo, lo sai cosa vuol dire avercela nel culo, bambino ?
bambino - …
tu - Te lo dico io cosa vuole dire: è come quando la sera di Natale vai a scartare i regali e tu hai un solo, UN solo fottutissimo regaluccio sotto l'albero, un misero regalino ! Quest'anno niente zie generose, niente nonno che sgancia i soldini, niente amici di famiglia che mandano, inviano, regalano, solo UN pidocchiosissimo regalino, INO, regal-INO, perché è pure piccolo, il bastardo, è piccolissimo, ed è pure fino, il tuo unico regaluccio, fine come un foglietto di carta perché quando lo apri E' EFFETTIVAMENTE un foglietto di carta e sopra c'è una scrittina, tu sai leggere, piccolo babbeo ?
bambino – S… si...
tu - Ecco, in quel fogliettino c'è scritto che per i piccoli bastardi viziati come te non ci sono regali, perché... perché a Settembre hai fatto quella cosa lì... ci siamo capiti, vero ?
bambino – Q… quale cosa lì ?
tu - Non fare il furbetto, mini-pirla, cos'hai fatto a Settembre ? Te ne sei già dimenticato ? Bèh, sappi che il Nonno Natale, non se l'è scordato, anzi, è ancora incazzatissimo con te...
bambino -Ma io non volevo...
tu - Nonno Natale se ne frega bello ! Sei fottuto di brutto e prega che non ti mandi in esilio lontano
bambino - ( piagnucolando ) Io l'ho finito l'asilo...
tu – “Esilio” giovane mentecatto, e-si-lio, è quando ti mandano a calci in culo da qualche altra parte del mondo. Di solito è l'Angola
bambino - Dov'è l'Angola ?
tu - E' 600 chilometri dopo il polo-nord, vicino a Plutone, hai presente ?
bambino - ( piangendo ) io non ci-ci vo voglio andààààre
tu - Ti tocca bello, cazzi tuoi, lo sai cosa sono i cazzi tuoi ? Beh, lo scoprirai presto. Un ultima cosa: se racconti questa cosa ai tuoi genitori il tuo papà perderà il lavoro e dovrà andare a fare il Babbo Natale a Natale nei supermarket, come me ! E siccome è la prima volta che lo fa, lo manderanno lontanissimo da casa, un posto così lontano che gli ci vorranno 6 mesi per raggiungerlo, e fra andata e ritorno tu d'ora in poi vedrai tuo papà un giorno all'anno, a Pasqua, quando sarai malato e sarai in ospedale e lui non potrà venire a trovarti e ora fuori dai coglioni... ( rivolgendosi al padre ) SIGNORE ! Scusi signore ? E' suo figlio ? Guardi ha iniziato a piangere... non lo so... si dev'essere spaventato... boh, mi ha solo detto che aveva paura che Babbo Natale gli portasse un emmepì 11, che lui non lo voleva... eh, avrà cambiato idea e non aveva il coraggio di dirlo lo sa come sono i bambini... e poi ha detto che a settembre ha fatto una brutta cosa... ma che ne so io, non sono mica un pediatra, se lo faccia dire da lui cos'ha fatto...
Ecco era un Natale così, un po’ strano se volete, ma a ben guardare tutti i Natali sono strani, tutti i giorni sono strani se li guardi da un altro punto di vista, il punto di vista di un altra persona che non siete voi, dal punto di vista degli angeli che si chiedono per quale assurdo motivo ci sbattiamo tanto o dal punto di vista dell'ombra.
Buon Natale.
Ne abbiamo, tutti noi, bisogno.



Fatuwski


mercoledì 18 dicembre 2013

Il segreto dello stare assolutamente disattenti nelle storie d'amore

Il segreto dello stare assolutamente disattento nelle storie d’amore

Prenderla, guadagnarsela, affascinarla, farla ridere, postilla: se si stanca mollarla, tanto non vorrà più saperne, proseguo: incazzarsi spesso, ritrovarla, salvarla dal dimenticatoio e ribestemmiarvi sul muso come ai bei vecchi tempi, mica è la prima volta che uscite insieme, il riavvicinamento sempre gentile e poi datevi al massimo 3 settimane che finisce l'ora d'aria e si è di nuovo nella gabbia, va bèh, telefonate alle 3 di notte e capace che vi beccate anche un "ma come ti permetti !?", al diavolo, scazzi, controliti, alluminio, paranoioa, discrezione, complicità, cetrioli da mettere in bocca a storie che vanno raccontate, gare a chi è più furbo, merda che cola, disfattismo, ragione, ragionevolezza, cercare di capire, provarci, lasciar perdere, fare l'amore, fare un casino di volte l'amore, esporsi, picchiare il cervello contro uno spigolo umano, rincazzarsi, perdere il filo, la voglia e le chiavi di casa, chiamare il fabbro, trasferirsi in un'altra città, camminare fingendo coraggio e avere una paura fottuta, sentirsi ridicolo, crescere, guardare chiunque negli occhi, tornare, trovare la stessa situazione e riprovarci, capire che qualcosa non va e questa volta non cambiare strada, affrontare le proprie responsabilità, capire che non ne vale la pena, cercare di darsi un senso, avere 2 milioni di esperienze diverse, cercarsi in centinaia di occhi distanti, andare a giocare al pallone con chi non conosci, mangiare sempre solo, sorridere spesso, svegliarsi rincoglioniti e la sera andare a lavorare, farsi rubare tutto il rubabile, perdonare, perdonarsi, farsi perdonare, un fiore regalato, una poesia decente, una frase giusta una dichiarazione d'amore a chi non la merita, spendere soldi invano, imprecare, bestemmiare forte e poi redimersi con buone e fulgide azioni. Non poterne più, non poterne più, non poterne più e ricominciare esattamente dall'inizio, poi spostarsi, tenere la testa collegata, poi ripartire e andare in cerca della prossima cosa; tedio, gioia, vita, occasione, culo, inculata, il prossimo volto, il prossimo giaciglio, magari non comodo ma interessante, guardare ogni tanto l'esistenza ai bordi di una vigna, un fiume, vederlo scorrere e credere al fatto che va benissimo così, alzarsi e marciare che non importa dove vai, l'importante è muoversi, arrivare alla meta, non riconoscerla e tirar dritto incontrare un sacco di gente, salvarne poca come il poco che c'è da salvare in te, capire, disconoscere, dimenticare, comprare una bottiglia di vino forte, bersela da solo, ricordarsi di mangiare qualcosa, dormire e riprincipiare daccapo, ovunque sei, qualsiasi cosa stai facendo.
Ecco.
Così si scordano le storie d'amore.
Alla fine dell'esercizio ritelefonarle e riniziare tutto da zero.
La noia vi starà alla larga.
La vita no.
Nel bene e nel male.


Fatuwski

Vero o no che ci si scivola spesso con gli/le "ex" ?


domenica 8 dicembre 2013

FORZA TUTTI ! (Pro 2014)

FORZA TUTTI !
(pro 2014)

Forza, domani è un altro giorno,
mi tornerà il vigore e quindi in forza torno
a questa mia vita che tanto mi chiede
ma che rare gioie in cambio mi concede.

Però guardo indietro e dico va meglio
perciò su la testa e cervello sveglio
se voglio che cambi, maremma maiala,
io lo so che reagendo mi spunterà un’ala,
io lo so che creando costruisco una scala
e salendo tra i sogni la trovo l’altr’ala !

Ordunque, che culo ! ora posso volare
e dall’alto i miei dubbi ora posso scrutare;
ma che piccoli che sono tutto sommato
rispetto a ‘sto mondo tragicomico e malato.

Quella gente che ieri m’ha fatto patì,
o’Dìo ma piccina a vedella da qui.
Rido e paio un cretino felice
son di scena nel cielo: un attore senza attrice.

Ma io lo so maledetta sia la sfiga
che se filo dritto e in riga
poi la vita io lo so
non mi dirà sempre un “no”
nefasto e funesto
nel muso ormai pesto
ma dei “si” cantati e pieni di gioia
una botta di bene in un giorno di gloria.

Io lo so, io lo sento
che se intanto mi accontento,
se mantengo la calma se tiro diritto
troverò pure il modo di pagarmi l’affitto
in maniera decente, in maniera onorevole,
e non facendo sempre e solo il servizievole.

Io lo so, io ci credo
la mia compagna già la vedo
da quassù dove sono la vedo che viene
 quindi ora torno giù che stavolta mi conviene
ma mi tengo queste ali
che son giuste senza eguali
per guardar dall’alto i guai
che tragedie non son mai.

Io ci credo perché è già successo,
credi anche tu, non fare il fesso !
Ve lo dice un cretino felice che vi scrive da una stanza:
“se ci lavori, tieni duro e ci credi il giusto ti sarà ripagata la speranza.”


Fatuwski

Buon 2014 !
Vi auguro che quest’ anno in arrivo sia migliore dell’anno che avete passato ma peggiore di quello prossimo venturo.

Baci & Abbacchi





Esci cò stò tempo !?

Esci cò stò tempo !?

Ba ba blu.

La neve finalmente, pulita e liberatoria, scendeva addosso ai vetri della macchina, di notte, a 60 km orari, neanche tanto, pare, ma invece tanto con la neve, senza catene, di notte appunto, in una peugeut, quelle piccoline, una Peugeut piccola, 4 anni di vita, tenuta così e così:

- Esci cò stò tempo ?
- No lo porto qui
- Cosa porti qui ?
- il tempo, dico, non sto ad uscire io, lo faccio venir dentro a lui, lo chiamo magari, un fischio, fiiùùù, e il tempo entra, pensavo di metterlo in sala, ci starebbe bene...

Una serata nervosa, se intendete quello che voglio dire, e chi non lo intende ? La neve, finalmente a mondare, che vuol dir lavare ma suona meglio, “mondare” è più morbido, si addice appunto alla neve che si spappola addosso a quei 60 km orari presi per inerzia e fa un rumore che ti affascina, lo sceglieresti come rumore da tenere con te da qualche parte, dentro, togli il vento della velocità intorno, solo il rumore del pezzettino di neve che impatta il vetro dell'auto, un rumore così, che è un rumore che rumore poi non è, aiuta a pensare e a confrontarsi con quella situazione di nervosismo, il nervosismo è vetro, vetro in pezzi, che taglia e frastaglia, vetro sui nervi, sega tendini, vetro a pelle sangue che esce 

contro

neve che impatta, sereno, attutito, bianco, pensavi e ridimensionavi paranoie, rimpicciolivi problemi, assestavi dinamiche mentali, poi passavi oltre e ridimensionavi ulteriormente quindi concepivi che problema poi così grosso non era, forse neanche problema quello era a guardarlo distante e distaccato, un po’ di calma, un... fiùùuh, un sospiro grosso a buttar fuori aria e attutito andavi verso, in direzione de, t'allungavi incontro a; calma, pace, no paura, no tensioni, l'arrivo ad un percorso di tal guisa è un arrivo che ti porta a una
porta che s'affaccia sull'estasi spirituale, il karma che fluisce sano e lì capisci bene che

se t'attraversa qualcosa

un animale, qualsiasi cosa

per scansarlo

vai in un fosso

con la neve

senza catene

di notte

a 60 km orari

hai voglia il karma che fluisce...

sei coglione sei.


Fatuwski




giovedì 5 dicembre 2013

Sveglio io !?

Sveglio io !?

…e così mi sveglio, contro ogni pronostico sensato, e ormai ho cambiato posto tante di quelle volte che mi ci vuole un po’ prima di capire dove cazzo sono. La solita sbronza della sera prima non aiuta. Il mal di testa tenta di assassinarmi ma non posso concedermi il lusso di star fermo. Mentre mi palpo le mutande scoprendo che i soldi ci sono ancora mi ricordo anche dove mi trovo: Metroplis, il primo centro sociale a Milano con camere per dormire. Camere da 6, da 8, da 4. 10 mila lire e puoi dormire lì, tipo ostello, con una regola: non più di 10 giorni. E certo. Altrimenti sarebbe invaso e intasato dai barboni, dai senza fissa dimora, da quelli come me, dai peggio insomma. Per quanto una buona idea possa essere umanitaria c’è da proteggerla affinché l’umanità non ne abusi. Il guanciale senza federa mi fa schifo ma la federa mi è servita per legarmela a un braccio e metterci il cellulare e le chiavi della macchina. Coltelli non ne ho, non sarebbe stata una cattiva idea ma non avrei saputo che farci… e poi è meglio non innervosire il nemico mostrando armi, potrebbe averne una migliore della tua. E magari potrebbe usarla. Io in ospedale non ci torno ! Gridano già per le scale ma mi rendo conto che non è mica tanto “già”, saranno le 3, 3 e mezzo del pomeriggio, difficile da capire con questo cazzo di cielo sempre plumbeo, sempre grigio, oppressivo, non ti viene voglia di alzare la testa, no. E così mi alzo e vado a lavarmi il muso e devo farmi la barba perché stasera lavoro ma la questione è grave: o vado nel bagno che ha l’acqua calda ma non lo specchio o vado in quello con l’acqua fredda ma con un po’ di specchio rotto che odio perché mi riflette e mi fa riflettere e non voglio, non posso permettermelo, sono attaccato al movimento; fare per non morire, muoversi per non pensare, se mi fermo entro in paranoia e quando finisco il lavoro tutto l’alcool che riesco a comprare. Ma prima c’è da farlo il lavoro… Merda, sono congestionato, infreddolito, incazzato senza senso con me stesso e questa troia punk che bercia per le scale venendo su e bercia fortissimo, ad averci le palle la dovrei stendere con un diretto sul naso, ad averci le palle dovevo rispondere per le rime al cazzone biondo sudicio che mi ha detto che mi rimangono 3 notti, poi devo sloggiare, sono le regole, intanto lui ce l’ha la sua cameretta del cazzo col letto che è tenuto su con lo scotch, ma almeno lui ce l’ha il suo, se ne fotte il cazzo lui che mi tocca di ridormire in macchina e questa stronza con i capelli tutti stoppacciosi e verdi e viola che a momenti mi fa svenire da quanto urla, cerco di guadagnare il bagno, ho scelto specchio rotto e acqua fredda ma fa prima lei e mi passa davanti con tutto quel puzzo quasi palpabile e mio malgrado capisco che cazzo c’ha da urlare: c’è un negro grosso come 2 case che sta venendo su a ruota e ce l’ha con lei e allora mi fermo un attimo perché se l’ammazza a mani nude, cazzo, questa scena voglio vederla, no sto esagerando, se quel negro grosso com’è le dà un pugno la sventra e allora mi sono fermato perché magari voglio difenderla, quando metto in moto la lingua posso vendere frigoriferi al polo nord e insomma questa puzza e urla ma non voglio che sia pestata qui, il tanfo di lei passa ma non la voce che continua a urlare di ficcarselo in culo quel pollo.
Pollo ?
Viene fuori che i 2 stanno litigando perché lui aveva lasciato mezzo pollo nel frigo comune e lei l’ha mangiato. …un cazzo di mezzo pollo… M’infilo in bagno, lamette e schiuma, purtroppo mi guardo e non ci posso fare niente; penso.
Penso che dovremmo essere tutti quanti migliori ma che è difficile tirar fuori buone cose in queste condizioni e l’umanità è TUTTA in QUESTE CONDIZIONI. Si, anche  i ricchi sono quasi tutti disgraziati senza meta, senza uno scopo, senza senso.

I 2 imbecilli stanno tentando di tirar giù tutto ‘sto palazzo occupato del cazzo a forza di gridare, lei s’è chiusa in camera col tedesco simpatico a cui ho offerto da bere la sera prima nel balcone comune affacciato sulla piazza più schifosa della città, era simpatico, si, grazie al cazzo, sbronzi siamo tutti quanti accomodanti e simpatici. Si è bevuto metà del mio vino che non era nemmeno scadente, cazzo, speriamo che dia il buon rendere prima o poi. Anche se dubito. Insomma tiro via la barba, l’acqua fredda non aiuta a non lasciare zone rosse irritate, la mano poi, sul finire, incomincia a tremare, ho già bisogno di bere, gli occhi venati a mezz’asta mi guardano e mi chiedono quanto penso di poter tirare avanti così ? Bàh, anche una vita se uno si mette d’impegno.

Fatuwski





domenica 1 dicembre 2013

La mia vicina pazza schiatta !

La mia vicina pazza schiatta !


La mia vicina di casa pazza è di una sensibilità e di una  gentilezza  veramente fuori dal comune.
L’altro giorno le ho chiesto se poteva tenermi il cane giusto un paio d’ore perché  lavoravo. Lei mi ha detto di si, tranquillo, poi si è venduta il cane e si è fatta di crack. La sensibilità e la gentilezza la mia vicina ce l’ha veramente fuori dal comune, nel senso che lei è residente in questo comune ma l’onestà l’ha lasciata a quel paese !
E’ che volevo dare alla mia vicina una chance di redenzione.
Fallita come il rigore di Baggio in finale ai mondiali.
Dicevo del mio nuovo lavoro: brucio ostie. Si, lo so da me che è un lavoro strano, il fatto è che si produce un TOT di ostie; tante quante si pensi che ne occorrano, anzi un po’ di più, non avessero a mancare, non è che a messa se hai finito le ostie puoi improvvisare con le fette sante biscottate ! Epperò ogni tanto si crea qualche sovrappiù,  alcuni quantitativi di ostie rischiano di andare a male e allora i preti che fanno ? Mica possono buttarle via così, alla cazzo, quello è il corpo di Cristo, mica discorsi ! Non le puoi neanche mettere col pane vecchio per dar da mangiare agli animali da cortile perché non credo che fratello Ratzy sarebbe contento di sapere che delle galline, per colazione, fanno la comunione. Cmq tanto per darvi un indizio su quale rito si utilizzi per epurare le ostie scadute vi basti sapere che serve: alcool benedetto, fiammiferi benedetti e 2 vergini bionde. Se le vergini non sono benedette non fa nulla che tanto quelle sono per me, col rito non c’entrano niente. Che volete ? Ogni lavoro ha i suoi benefit. A meno che tu di professione non estragga oggetti dai culi. Forse in quel caso come benefit hai il posto-macchina personale perché probabilmente lavori in un ospedale, anche perché se di mestiere estrai la roba dal culo della gente e non pratichi neanche dentro a un ospedale vuol dire che stai inguaiato assai e mi fai pure schifo come persona, quindi esci da questo Blog immediatamente, sporco
frugaculi !
E comunque, niente, ho dovuto far ricorso a tutto il mio machiavellico ingegno da giocatore di Risiko per recuperare il cane: ho scambiato le vergini (vergini… diciamo che dopo erano “poco usate”, ecco, “appena rodate” diciamo… del resto tutti rubano sul chilometraggio effettivo al momento della vendita) con delle monete d’oro di rame e queste me le hanno pagate parecchio perché guardate che non sembra ma è difficile fare delle monete d’oro usando solo il rame ! Coi soldi ricavati ci ho comperato un sacco di eroina. L’eroina l’ho portata dalla mia vicina pazza e le ho detto: tieni, con questa puoi riscattare il mio cane, lei mi ha detto di si, tranquillo, se l’è fatta tutta ed è schiattata.
Contenta ma schiattata.
E’ che volevo dare alla mia vicina un’ultima chance di redenzione.
Fallita come il volo di Icaro.
Poi il lavoro mi diede dei problemi; il fatto è che non bruciavo tutte le ostie, me ne tenevo un po’ da parte che le vendevo di nascosto a diverse vecchiette molto pie, troppo pie, entropie, che andavano a tutte quante le messe, non ne mancavano una e dài e dài alla fine gli viene la scimmia per l’ostia sacra e per procurarsene userebbero anche i soldi che hanno da parte per la tomba. Insomma m’han beccato a spacciare ostie e con la chiesa ho chiuso. Però il cane mi mancava e a dirla tutta anche la mia vicina pazza. Volevo mettermi in contatto con lei quindi mi presentai ad un allenamento di una squadra di calcio, andai da uno dei difensori e gli dissi:
- Tu fluidifichi il gioco dalla tua ¾ verso il centrocampo, giusto ?
E lui: - Giusto
- Recuperi palla e fa ripartire la squadra, giusto ?
E lui – Giusto
- Bene, ho bisogno di te; devo parlare con una defunta
E lui – Per parlare con una defunta hai bisogno di un medium, non un mediano, imbecille !
Ok, grazie per la dritta. Anzi, in questo caso per l’assist. Ahahah. Sono scappato. A momenti mi picchiano in 11.
Non avevo molti soldi quindi non andai da un medium large, ma neanche da un medium small, diciamo che andai da un medium medium.
Lui mi disse:
- La tua vicina adesso è in un posto dove è piena di soldi !
- Ah, quindi alla fine è andata in paradiso !
J
- No, in quel posto non esistono né droghe, né alcool, né sesso, non sa cosa farsene dei soldi, è all’inferno !
- Minchia
L
- Chiede se hai da lasciarle una cannetta
- Non ce l’ho una cannetta ! Chiedile a chi ha dato il mio cane
- Dice che se non le lasci una cannetta non te lo dice
- Non ce l’ho “una cannetta” brutta pazza !
- Ostie ? Ne hai di ostie ?
- Vaffanculo, ho chiuso con le ostie ! Dove cazzo è il cane !?
- Allora 5 €
- Ma non è piena di soldi !!!???
- Dice che è la forza dell’abitudine
- Vicina pazza sei una pazza ! Non capisci che ti voglio dare
l’ultimissima chance di redenzione !? Fa una buona azione almeno una sola schifosa volta in tutta la tua schifosa  vita da tossicaccia impestata dalla schifosa disperazione ! Salvati vicina pazza ! Dimmi a chi hai venduto il mio caninooo !!!
- Dice che ti ha mentito, non l’ha mai venduto
- Lo sapevo ! Puoi ancora salvarti regina pazza !! COGLI LA CHANCE DI REDENZIONE !!!  Dov’è il mio cucciolòòòh !!!???
- Dice che l’ha mangiato. Aveva fame.


Fallita come un cieco l’esame di guida.

Fatuwski



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