martedì 29 ottobre 2013

Confessioni di un barista

Confessioni di un barista

Lo scrivo qui perché mi sembra piuttosto comodo: 

AVETE ROTTO IL CAZZO !

1) - Mi fà un caffè ?
- Normale ?
- Perché ? C'è anche strano ?
Oddìo che palle... sempre la stessa battuta del cazzo
L
L’intenzione era se lo voleva basso, alto, macchiato caldo, macchiato freddo, corretto, decaffeinato, d’orzo e un’ altra centimigliaglia di ipotesi.


2) - Mi fa un caffè ?
- Come lo vuole ?
- Buono lo voglio !
Ecco, io già ti ci sputerei dentro...

 3) - Mi fa un caffè ?
- Si, come lo prende ?
- Via orale
…almeno questo è stato originale.

4) - Mi fa un caffè ?
- Si (e mi metto all'opera, zitto come l’olio, per non offrire spunti di sagaci risposte idiote)
- Ah, me lo fa decaffeinato ?
- (avevo già messo sotto un caffè normale, ma pazienza, rifaccio...)
- E me lo macchia
- ( annuisco )
- Con la schiumina del latte !
La schiumina del latte...
Mi viene da vomitare a pensare alla schiumina del latte.
Io sono ancora sbronzo da ieri sera, ho dormito 4 ore, sono le 7 di mattina e mi dà la nausea sentire una persona di 50 anni che vuole la fottuta schiumina del latte. Comunque annuisco.
 - Il latte ce l'hai parzialmente scremato ?
- (Ma perché non vai a rompere i coglioni da qualche altra parte ?) No, mi spiace. Latte normale
 - Guarda che anche parzialmente scremato è normale
- (Perché mi dai del tu se io ti stò dando del "lei" ?)
- Ce l'hai lo zucchero di canna ?
- (È davanti a te, imbecille ! Ci sono 8000 bustine marroni più la zuccheriera con quello sciolto, cazzo, sei cieco ?) E' davanti a lei, signore, guardi...
- E lo zucchero di canna dietetico ?
- (Lo zucchero di canna dietetico non esiste ) Lo zucchero di canna dietetico, per quanto ne so, non esiste... signore...
 - Ma che dici ? In quell'altro bar ce l'hanno ! -
- ( E ALLORA VACCI IN QUELL'ALTRO BAR, STRONZO !!! ) ...mi spiace... - E lo zucchero di canna dietetico liquido ?
- E LA FAVA !!?? Le interessa una bella fava da dù (2) etti emmezzo con sotto i 2 coglioni enormi che m’ha già fatto !!!???

 ...ho perso un altro cliente... L




Fatuwski



sabato 26 ottobre 2013

Ma che bello il S.Valentino / La voglia di bere

 MA CHE BELLO IL S. VALENTINO !

..si... a portar pietanze,
 tra le danze.
 "Signorina un bis di pasta ?", tra un bacio e un altro mi dice "no basta",
 il fiore sul tavolo che lui le ha regalato
 mi fa pensare che tutto ho sbagliato.
 Me ne vado col mio vassoio verso un’altra coppia
 io, col papillon e l'anima che mi scoppia
 e penso che brutto fare da cameriere a S. Valentino
 quando a casa mi aspetta solo il mio dolce canino.




LA VOGLIA DI BERE

Massì, voglio bere, che tanto fa sangue
aizzo la notte che sennò mi langue
e poi a 130 con la mia Alfa 33
mi sbarbo su un pino; ecco il sangue dov'è !
Sul vetro, per terra, un po’ dappertutto,
alcool e sangue e la mia anima in lutto
finalmente mischiati nell'asfalto che gratta
mentre rotola allegra una mia cataratta.















Fatuwski

mercoledì 23 ottobre 2013

Ragione a torto


Ragione a torto




                                                                   Avevi ragione
e io avevo torto,
poco c'è mancato
che fossi un uomo morto.

La nostra relazione
è rotolata via,
la colpa cosa conta ?
Tu non sei più mia.

Eri bella da morire,
ripeto : dentro e fuori.
Rimangon sul comò
alcuni secchi fiori.

Restano a raccontare
serate da paura,
ah, se io non fossi io
e tu un po’ meno dura.

Sfidare ti ho sfidata:
dimmi  "non t’amo più",
1 minuto ed ero in piazza
con l'anima quaggiù

all'altezza dei coglioni
che in 2 guardavan me
e fieri mi dicevan :
"lo vedi, siamo in 3 !".

Ricordo posti belli
fra letti e slot machine,
accanto avevo te
e dentro ero un marine,

ma "posti belli", ho detto,
passato amore mio ?
Che stupido, per forza :
c'eravamo tu ed io !

Ma poi tutto quell'alcool,
quel brutto capodanno,
le gelosie feroci,
di quando in quando un danno.

Cercare poi fiducia,
infondersi coraggio,
“ricominciamo tutto !”,
“non essere un pagliaccio !”.

E poi i tuoi giochetti
che non sopportavo più,
la sera eri con me,
il giorno dopo eri laggiù...

Magari meritavo,
magari tutto no,
va bene, cosa importa ?
Un giorno capirò.

Se questo a te fa bene
e mi sembra che lo faccia,
è bèn che tu continui,
e giusto che io taccia.

Rimane questo aspro
un po’ nel mio cervello
che me lo inacidisce
e lo rende meno bello.

E l'amarezza dentro
che urla di vittoria,
mi sento proprio come
finisce questa storia.

Almen ci fosse un arbitro,
qualcun cui voler male,
ci sarebbe una tipa
ma la pena non ne vale.

E' l'amore che ha la forza,
reciproco sentimento,
se poi si fa inquinare,
se mostra cedimento

qualcosa vorrà dire,
vedrai che sta parlando,
l'ascolto e sento dirlo:
"la stavi già perdendo ".

E' qualche giorno che
mi curo con la cura
per prendere energia,
per aver meno paura

e mi son detto alzandomi :
"però, quant'era bella"
"suvvia amico mio,
non c'è soltanto quella ",

"ma come ?", mi son chiesto,
"ma tu sei amico mio ?",
parlando con me stesso,
che ero proprio io,

fratello che stai fuori
adesso mi rincuori,
in questi giorni biechi
regali tu mi rechi

mi rendi la ricchezza
che hai buttato via
insieme a quell'anello
gridando : brutta arpia !

L'amore può finire
e lascia a chi ha bisogno
la colpa o la menzogna
che è solo un brutto sogno.

Il coraggio è l'accettare,
non esser vittimista,
ritrova in te la forza
e alza la tua vista,

un bel sorriso dentro
e ricorda cosa fare:
se un amore finisce
aver perdono e perdonare".


 By:Fatuwski

domenica 20 ottobre 2013

Dolce Stellina (le parole adatte per mollare e distruggere una donna che hai sfruttato solo per convenienza e soldi)

Dolce Stellina
(le parole adatte per mollare e distruggere una donna che hai sfruttato solo per convenienza e soldi)

Dolce Stellina, scusami se non trovo il coraggio di comunicarti quel che stai per leggere guardandoti in faccia.
E’ che sono ben oltre l’abbastanza anche del tuo brutto muso gonfio.
Ho preferito lasciarti queste poche righe piuttosto che rivedere ancora le tue tante rughe che da troppo tempo ormai ti solcano la faccia pergamenata dalle lampade.
Stai invecchiando Stellina, è ora che tu te ne renda conto, devi prendere atto della naturale evoluzione del tempo che lascia sul tuo corpo i suoi affronti, per non parlare della tua mente ormai quasi alla deriva. Buona la coca èh ? Peccato che mentre ti accende allo stesso tempo ti brucia.
I segni indelebili e crudeli del tempo sono irriverenti con tutti, quindi figuriamoci con te che non sei neanche mai stata quella Venere che incautamente vorresti far credere di essere stata, risultando, coi tuoi atteggiamenti, un’orribile tardona frustrata ed egocentrica, senza neanche la scusante dell’intelligenza.
Stellina, alle feste ormai non riesci più ad ottenere un solo sguardo tranne quelli di commiserazione.
Inutili ormai sono i lifting che non ti permettono più neanche di chiudere gli occhi la notte per dormire(!), i colpetti di silicone sempre più frequenti tanto che potresti fare  banjee jumping e le tue tette plastificate immobili rimarrebbero, al limite ti scoppierebbe una di quelle vescicone botolinate che hai al posto delle labbra, succhiotti di liposuzione a iosa, neanche fossero baci di un amante che ricambia il tuo ardore senza stancarsi mai. Tutta roba che solo serve  ad arricchire chirurghi avidi e senza scrupoli e a farti prendere per il culo dalle nuove leve che da tempo ormai offuscano la tua ormai misera e decrepita figura. Troppo scosciate sono loro, troppo sculettanti, troppo ridoline, troppo accondiscendenti, troppo sempresì, troppo scafate e finte pudiche puttanelle ormai per concorrerci.
Stellina, non renderti più ridicola. Il tuo sorriso troppo piacente ormai stampato fisso come timbro su cera coagulata non può non essere una morta protesi, solo tu, tra tutti i nostri conoscenti, ti ostini a non voler accettare una visione d’insieme catastrofica.
Potresti far valere ancora la tua classe.
Peccato che tu non ne abbia mai avuta neanche una parvenza, un filo, un’ombra.
Sei solo una riccastra dai gusti, gesti e pensieri orribili, una che non ha mai lavorato un’ora in vita sua. Sei sempre stata una che per avere schiocca le dita, quale goduria provo adesso nello schioccare io le mie e come in un incantesimo disintegrarti finalmente.
Purtroppo, tra l’altro, la legge del tempo conferisce a te un'aria canuta e spenta, mentre a me dona quella maturità che porta fascino, disinvoltura e una sicura e affidabile pacatezza dovuta al vissuto. Tanto più che tu sei più vecchia di me; te le ho lasciate passare tutte le bugie. Ora beccati tutte le verità.
Inoltre adesso godo di un discreto patrimonio avendoti succhiato via tutto quel che potevo, che è quasi il tuo tutto Stellina. Prima di accertarti delle condizioni delle tue carte di credito, fai un bel po’ di respironi, siediti e non farti il solito tiro di bamba perché sennò a questo giro ci rimani secca.
Bèh, se non altro se secca ci rimani risparmierai sull’ultima liposuzione post mortem, ahah, fattici una risata Stellina, ti è sempre piaciuto il mio (falso) senso dell’umorismo tanto quanto io ho sempre odiato la tua (genuina) idiozia e i tuoi tentativi spastici di fare la brillante.
La liposuzione post-mortem… Pure quella hai lasciato tra le ultime volontà, ma come cazzo stai !? Tra l’altro altri soldi buttati dato che al funerale con ogni probabilità parteciperanno soltanto il becchino che vuole andare a casa e che farà un lavoro di merda tanto nessuno è lì a controllare, un prete ubriaco di vin santo da mosche e quella puttana di tua figlia che ti detesta cordialmente e che arriverà con appena 2 giorni di ritardo, giusto per accovacciarsi sul sul tuo sepolcro e pisciarci sopra per poi veleggiare leggiadra verso la lettura del testamento.
Come ci rimarrà male la piccina.
A proposito, ho scopato anche lei.
Sai, dovevo tenermi aperto un piano B.
Stellina la vita è dura per chi ha un po' di verdura, la vita te la sei goduta dal caffè a letto la mattina portato sulla schiena di giovani uomini nudi a 4 zampe, fino ai filetti di bistecca chianina scelta, per quei tuoi cani orribilmente pelati, viziati, brutti e antipatici. Proprio vero che il cane finisce per assomigliare al padrone.
I vizi te li sei permessi tutti, persino quelli che non t’interessavano nemmeno come la Porsche rosa che non ha mai visto altro che la strada per arrivare al tuo mega garage.
Ora tuo malgrado tornerai tra i comuni mortali, anche se a mio parere è per te questo un rango già troppo alto.
Stellina, che altro dire ? Ti saluto senza rancore e lo sa Dio se dovrei portartene con tutti gli straordinari che m'hai fatto fare come confidente, amico, schiavo, e amante infaticabile. Questa merdosa fatica mi dovrebbe garantire il paradiso se non fossi diventato marcio dentro come tu lo sei fuori, mentre tu dentro non hai altro che un inutile buco nero capace solo di succhiare cazzi ed energie altrui.
A proposito: curati quell'alitaccio schifoso. E' mefistofelico. E' sintomatico del putridume che ti porti dentro.
Io me ne vado in un luogo del quale mi guardo bene di rivelarti.
Hai ancora quel piccolo fondo che ti permetterà di svolgere una vita appena decente, certo, niente a che vedere col lusso sfacciato che ti sei concessa finora ma ringrazia il cielo che almeno su quello non sono riuscito a metterci le mani, perché, parliamoci chiaro Stellina, se tu dovessi cominciare a lavorare adesso, conoscendo il tuo spiccato spirito di presenza, moriresti di fame peggio della più stupida delle bestie liberata in una giungla dopo che è rimasta per tutta una vita  in una gabbia e nutrita da altri a scrocco.
Non rivolgerti a quegli sciacalli che ti ostini a chiamare amici, evitati un ulteriore dispiacere o scoprirai quanto le risate cattive in faccia brucino. La gente come te è geneticamente cattiva per natura, Stellina, godono a veder affogare gli altri.
Come te, Stellina.
Come te.
Tu queste risate non puoi capirle dato che sino ad adesso si sono limitati a fartele alle spalle.
Un saluto da Jasmine, la mulatta diciassettenne che mi accompagna. Con la ciccia che t'è rimasta attaccata al sedere nonostante i continui lavori in corso ce ne entrerebbero 2  di deliziosiosi culetti della misura della mia nuova e giovane amica.
Conoscendoti non escludo che potrai tentare il suicidio.
Ma nemmanco il coraggio ci hai nella tragedia di persona quale sei ed in ogni caso
me
ne
fot
to.
Ti saluto sollevato dal fatto che in fondo ne è valsa la pena.
Per i soldi naturalmente.
Ciao Stellina caduta.
Mai più il tuo sole: Jeorge.


Fatuwski


giovedì 17 ottobre 2013

Anime di sabbia (cabaret a 2)

Anime di sabbia
Pezzo di cabaret a 2
(Solite parolacce, se ti infastidiscono non leggere.)
Personaggi A e F recitano in proscenio.




F - Siamo in Arizona, pieno deserto…
S - E vuoto oceano…
F - Assetati, disidratati, messi male e andanti peggio !
S - Il cervello bollito
F - Ridotti a 2 schifi putrescenti, puzzolenti, brebelenti !
S - Ma peggio !
F – Peggio ? allora siamo 2 brodi flautolenti, macilenti, BREBELENTI !!
S - Ma peggio !!
F – Peggio, cazzo !? Allora siamo 2 merdi obbrobbrienti, macinatopergattilenti, BREBBERLENTISSIMI !
S - Ma peggio !!!
F - HO FINITO I VOCABOLI !! Te ne sei accorto !? Non so più cosa dire a parte “brebelenti” che tra l’altro non vuol dire una minchia !
S - Si, ma stai calmo…
F - Calma la fava ! Mi metti sempre in difficoltà… già che siamo in questo cazzo di deserto. Fa un caldo si suda a fà “pèh”
S - A far che ?
F - A fà “pèh”
S - Al frappè ?
F - A fà “pèh”, a fare “pèh”, fai “pèh” e sudi, prova !
S - A far che ?
F - A fà pèh
S - Ma perché ?
F - FAI “PÈH” PER DIO ! PROVA A FARE “PÈH” !!
S - PÈH !
F - GRAZIE ! ...com'è, sudi ?
S - Per forza, siamo in Arizona, pieno deserto
F - E vuoto oceano
S - 2 anime di sabbia
F - 2 fuochi fatui di delirio
S - E sono così assetati che…
F - Hanno il sale nelle viscere !
S - Ma di più !
F - Hanno l'arsura nel cervello !!
S - Ma di più !!
F - Hanno il sangue di sete !!!
S - Ma di più !!!
F - E ALLORA DILLO TE, SE SEI COSÌ BRAVO, DILLO TE !!!
S - PÈH !
F - CHE CAZZO C'ENTRA ORA “PÈH” !?
S - Tu me l'hai detto di dire “pèh” !
F - Ma prima ! Ora siamo nel deserto !
S - Anche prima eravamo nel deserto !
F - Si, ma ora mi fa ancora più caldo perché trovi sempre la maniera di farmi incazzare !! Allora... siamo in questa cazzo di Arizona, in questo cazzo di pieno deserto
S - Vuoto cazzo oceano
F - E ci sono 'sti 2 filistei qui che per un aranciata venderebbero anche la mamma !
S - Ma di più !
F - Ucciderebbero mezza Europa !!
S - Ma di più !!
F - Esplosione del pianeta e collasso del sistema solare!!!
S - Ma di più !!!
F -
(gli salta al collo) IO T'AMMAZZO BASTARDO ! TI AMMAZZO !!!
S - ( gli porge una bottiglietta d’acqua da mezzo litro ) Tieni, ACQUA !
F - ÀÀÀH, GRAZIE !!!
( beve come se davvero stesse per morire )
S - Va meglio ?
F – ÀH, si, grazie, m'hai salvato la vita
S - 10 euro
F - ...20 mila lire per mezzo litro d'acqua ?
S - Ma se 3 secondi fa ti saresti venduto la mamma !
F - Ma prima eravamo nel deserto...
S - Anche ora sei nel deserto !
F - No, ancora ?
S - Si ! Vuota Arizona oceano !
F - Che !?
S - Soffri !
F - Agh !
S - Di più !
F - Aàààgh !!
S - Di più !!
F - AAAAGGHHHH !!!
S - Dì “pèh” !
F - No ! L'umiliazione del “pèh”, no !
S - FAI “PÈH” !
F -
pèh
S - Stai male cane, èh !?
E ora risoffri !
F – RI-AGH !
S - Di più !
F - 2 HAG !!
S - DI PIU' !!
F – 3 HAG e un macchiato caldo !
S - MOLTO DI PIU' !!!
F –
(tornando in posizione eretta normale) ...
S - Bèh !?
F - …
S – E allora, ci svegliamo !?
F - Morto… G uarda, scusa, son morto, non mi rompere più i coglioni, SONO MORTO, TI VA BENE COSÌ !?
S – Ma nooo… Peccato, proprio ora !
F - In che senso ?
S - Èh, eravamo arrivati, non vedi ? Guarda; il deserto vuoto è alle spalle, l'oceano finalmente pieno, bar, bibite, gelati, belle ragazze in costume, quella m'ha già fatto l'occhiolino, il beach volley, la sera la pizza, poi ci sono i mondiali, l'Italia gioca in semifinale, si vince, un casino per le strade, tutta la notte, c'è anche quella che m'ha fatto l'occhiolino, una festa galattica...
F - …e io ?
S – Èh, tu sei morto
F - …e te ?
S - Io sono con quella dell’occhiolino
F - A far che ?
S - A far pèh
F - …ma proprio con quella lì tra tutte quelle che c’erano…
S – Perché ?
F - ...era la mia donna...
S - Ma dai, tanto sei morto, quindi su con la vita !
F - Massì, hai ragione ! Sono morto ! Vado in paradiso ! E trovo concerti universali che mi accolgono, libagioni in eccesso e prelibate, ancelle vogliose e formose...
S - Gli angeli non hanno sesso
F – Ah… quindi gli angeli non “pèh”
S – No !
F - Ma le fanfare esultano, le delizie abbondano...
S - Gli angeli non mangiano
F – Cioè, gli angeli non…
S – Non !
F - Ma le arpe...
S - Gli angeli sono umili, al massimo ti posso dare una trombetta
F - E come fà ?
S - Fà “pèh”
F - Pèh...
S - ...èh...
F - ...
S - ...
F - E te...
S – SEMPRE lì a far pèh DIBBRUTTO !
F - Con... l'occhiolina lì...
S - La conosci, no ? La tua ragazza
F –
(cercando di smiuire il dolore) ...si, ma la stavo per lasciare, èh
S – E avresti fatto male , fa certi numeri…
F - ...èèh...
S - Non che fa i calcoli, èh !
F - ...no, no, ho capito...
S - No, fa proprio i numeri a letto
F - ...sii, ho capi…
 S - E' PROPRIO SCATENATA ! UNA FURIA !! UNA PULEDRA DI RAZZA !!! UNA GRANDISSIMA...
F - E LA TU' MAMMA !? NO, DICO; STA' BENE LA TU' MAMMA, Èh !!!???
S - Si, si, grazie, perché ?
F - NO ! VISTO CHE NON CI S'ERA PIÙ SENTITI, GLI VOLEVO PORGERE GLI OSSEQUI A LA TU' MAMMA !!!
S - Ma grazie, presenterò, sempre gentile lei, è sempre un piacere. Via, adesso devo andare, se no faccio tardi, mi aspetta la cosa lì, com’è che si chiama...
F - Si, si, ho capito la pèh
S -
( si alza per andarsene ) Ah ah, la " pèh ", si, la tigre... ah ah ! Beh, allora io andrei, auguri anche a lei di buon Nata...
F -
( F si alza e scarica su S un caricatore di pistola da 6 ) ...sopporto tutto tranne gli auguri a Natale. Portano male...
( F esce )
FINE
(pèh !)




Fatuwski

lunedì 14 ottobre 2013

QUELLOCHEC'ERAQUELLOCHEC'E'QUELLOCHENONC'E'PIU'

Attenzione prego: questo racconto a mio modo di vedere ha una sua incontestabile qualità. Ma è denso, piuttosto colorito nel linguaggio (e colorito è dir poco) e affronta argomenti per niente leggeri.
Se ritieni che parolacce o la descrizione di situazioni pesanti possano guastarti il piacere di una buona lettura fatti un piacere e fammi un piacere. Non leggere.

QUELLOCHEC’ERAQUELLOCHEC’ÈQUELLOCHENONC’ÈPIU’

E' stato uno spasso.
Mi presento la prima volta di persona vestito in pompa magna, scarpe nere, pantaloni neri, camicia bianca, gilet, papillon nero, giacca nera, sbarbato, occhialato, gelatinato, dimostro 10 anni di meno, me ne sento 20 di più, sorrido, sembro un cameriere, sarà che SONO un cameriere, ho appena finito un servizio, sono le 0:30, questo dove mi trovo è un hotel 3 stelle grosso come il monte Bianco, l'avessi mai visto io, poi, il monte Bianco, lo chef è ciccione e basso, della bassa, mi tiene lì 3 quarti d'ora per mettersi d'accordo su questioni che richiedono 3 minuti, quando esco chiamo Vladimir, Vladimiro, Vlady o come cazzo si vuol far chiamare, non risponde, riprovo, non risponde, riprovo, non risponde, è dal pomeriggio che mi son messo d'accordo, rispondi a questo cazzo di telefonino o no ? Alla fine mi manda un messaggio "ormai è tardi, ci sentiamo domani ", per stasera quindi niente coca. Divento nervoso. Poi uno si domanda come fa la gente a  fare le spiate alla pula in cambio di soldi. Per vendetta lo fa, ecco come. Quell'altro abituale pusher è a Ibiza. Coi miei soldi. Vaffanculo.
Quindici giorni dopo mi presento al mio nuovo lavoro, per adesso si tratta di fare solo 2 settimane, poi ci rivedremo per la stagione estiva (8 mesi, mica cazzi, la stagione estiva !), mi metto d'accordo sul compenso, sono un professionista, pochi, maledetti e subito, come gli artisti, come le puttane, cioè, alcune puttane, mi propongono 1150 Euro al mese + 13°, 14°, liquidazione, etc, no, dico, preferisco al nero, ho già il mio piano pensionistico (ahahah), 1600 tutti i mesi, d'accordo, d'accordo.
Ci si alza alle 5 e mezza e si fanno le colazioni, fai il the, fai il caffè americano, scalda 12 mila litri di latte e servi le varie comitive di pakistani, scozzesi, inglesi, svedesi, danesi, francesi, qualsiasicosaesi, tutti vecchi, tutte comitive a prezzo scontatissimo però sono tanti e l'albergo ci vive, non per niente siamo nel buco del culo del mondo, però in Toscana, la Toscana tira, ogni tanto tiro anch'io ma passerà presto come è già passata altre volte, costa troppo, cazzo, e poi io sono un alcolista, mica un cocainomane.
Finite le colazioni vado in camera, chiamala camera, sarà 2 metri per 3 + il bagnetto, certo, meglio questo che non dover litigare con mia madre tutte le sere perché torno sbronzo, del resto la mia ragazza mi ha appena mollato, vivevamo insieme, ho provato a dormire in una casa disabitata, bellissima, in mezzo alle colline, ma faceva freddo, sempre più freddo, la barba sempre più lunga, soldi finiti, non ho neanche la macchina quindi eccomi splendente in questo tre stelle del cazzo dentro a una camera che mi sa di cella, se non altro c'è la televisione, l'oppio dei popoli e c'è uno di quei canali a pagamento in cui danno film in continuazione, guardo film, il canino raggomitolato addosso a me, unica sensazione piacevole in una marea di sensazioni di merda a parte quando mi concedo un tiro, tutto questo fino alle 18, mi tiro giù dal letto e torno nel salone immenso, cena delle comitive, le stesse facce, gli stessi “esi”, menù immancabilmente fisso, si serve a vassoio, sono velocissimo in 3 lingue diverse, sono un professionista, cazzo e non mi pagano ad ore quindi sono un razzo, sorrido e cerco di flirtare con la collega provincialottissima che ha 10 anni meno di me, è mediamente simpatica, è mediamente bruttina ma ha 2 tette così, me la scoperei giusto se fossimo io e lei in un isola deserta da 20 anni, ma io ne ho 34 di anni e SONO un isola deserta e adesso c'è solo lei come essere quasi umano nei dintorni quindi me la scoperei alla grande se solo me ne desse l'occasione, anche solo per non pensare per un'ora, una fottutissima ora senza la mia testaccia di cazzo che mi bercia la paranoia che mi porto dietro come una vecchina con la borsa della spesa da un quintale con i manici della busta di plastica che le spappolano le vene dei polsi, finito il servizio i miei colleghi che mi stanno già tutti sul cazzo perché sono stupidi e primitivi e incapaci di una qualsiasi conversazione decente, insomma in una parola sola siccome IO sono stupido, declino, sorrido, dico che devo pensare al cane e torno a guardare i film e a leggere i miei libri che anche quelli costano un sacco di soldi maremma maiala poi si chiedono perché la gente non legge. Questo prototipo di giornata si ripete ESATTAMENTE allo stesso modo per 10 giorni.
Al 7° sono già fuori di testa.  La coca è finita, in compenso posso bere di nuovo perché di nuovo non prendo l'Antabuse da 2 settimane quindi se bevo non mi sento male e se posso bere vuol dire che DEVO bere. Grosso errore. Ma lo sapevo già. Ecchetelodicoaffare ? Nel frattempo ho richiamato la mia (ex ) ragazza 4 o 5 volte, sembra finita sul serio, non ci posso credere e infatti non ci credo, tornerà, mi dico, lasciala in pace, tornerà, l'ho mollata 1000 volte io a lei e ogni volta me la sono ripresa perché veniva a trovarmi a casa, parlava con mia madre, mi lasciava bigliettini bellissimi, alla fine mi dicevo non puoi essere così bastardo da lasciarla sola, quella per prima cosa va in depressione e rientra nell'anoressia, proprio adesso che con tanta fatica le sono spuntate anche 2 tettine bellissime e candide e femminili e tenere e eccitanti. Col cazzo che è tornata, ma allora non lo sapevo, il peggio doveva venire, il peggio è adesso che mi manca come se mi fossero morti 3 cani contemporaneamente, per colpa mia e che per punizione mi hanno spedito su Plutone, da solo come solo un Plutoniano può essere, meno male che ho il computer, appena posso gioco a scacchi anche per 12 ore di fila, non penso, quando penso faccio più danni di quando bevo. Che danni faccio quando bevo ? Enormi, credimi, enormi. Ma dopo 2 anni e mezzo di astinenza in cui non avrò pensato al bere al massimo, sommando tutti i tempi, per 2 mesi, adesso mi devo rifare, è già 6 mesi che sto cercando di riportarmi in pari col lavoro ma del resto, potrai immaginarlo da solo, è tipo riempire una piscina con un secchio. Una piscina con un buco. E' un po’ un lavoraccio insomma.
14° giorno. Sono fusofusofuso, col cazzo che passo 8 mesi così, mi licenzio senza neanche essere stato assunto, finisco la mattina, astio con la caposala che è la moglie dello chef ciccione, sono tutti stupidi tranne me e poi io sono un professionista, cazzo, negli ultimi 4 giorni ho fatto ritardo 2 volte alla mattina, la prima volta tira via, la seconda mattina quella troia mancata per mancanza di fantasia mi dice che posso tornarmene in camera, ho i postumi di una bella sbronza dura, prima di tornarmene in camera sibilo al mio collega stupido:
-          Ti AVEVO chiesto di SVEGLIARMI, cazzo !
-          Ti ho svegliato - mi fa lui sulla difensiva, - è che ti sei riaddormentato
La sera mi sono scusato con tutti 12 mila volte, specialmente col mio collega che è stupido ma innocente, comunque tutto questo è passato, questa era la mia ultima mattina, devo solo riscuotere e andarmene, saluto tutti, inizio a bere il vino della sala aspettando il direttore che deve arrivare e col quale avevo appuntamento già mezz'ora prima. Aspetto nella mia camera, i bagagli fatti, il mio cane che NON è stupido è felice come una Pasqua a Natale perché ha già capito che la segregazione è finita. Intanto che aspetto bevo. Il direttore non si vede. E' quasi mezzogiorno, sono praticamente ubriaco, voglio andarmene, cazzo, la mia (ex) ragazza, quella brutta stronza ha detto che di venire a prendermi non se ne parla neanche e quindi telefono a mia madre per farmi venire a prendere, la macchina, come ho già detto non ce l'ho, cazzo. Alla fine mi rompo i coglioni e non sono più tanto gentile e dico alla receptionist quasi a muso duro di CHIAMARLO al telefono, il direttore, cazzo, avevamo appuntamento 2 secoli fa. Il direttore arriva. Nel suo ufficio farfuglio qualcosa a proposito di problemi di correlazione con i miei colleghi e/o capi, ma è colpa mia, dico, non c'è niente che non vada qui, è solo colpa mia, è SEMPRE colpa mia. Ho i soldi in tasca, è primo pomeriggio, posso saldare quasi tutti i debiti, mi fiondo nel primo bar, non che ci sia l'imbarazzo della scelta, Ceres e Whisky aspettando mia madre, potrebbe essere un buon titolo (ahahah), finalmente mia madre arriva, finalmente lascio questo posto che mi è già venuto in odio, la saluto facendo il vago e cercando di non alitarle addosso, che tanto anche con 34 chewing gum quando bevi tanto, si sente, cazzo !
Carico i bagagli in macchina, mi carico anch'io, il cane si carica da solo e mia madre, con la faccia più triste e stanca del mondo mi dice, hai bevuto, io non ce la faccio a guardarti così, scendi, io scendo, m'incazzo come una jena, urlo, tiro giù mezzo firmamento a moccoli, la insulto, sbatto la portiera e me ne vado a piedi, intanto almeno il cane e i bagagli e sono a posto, mia madre se ne va, io torno al bar. Whisky e Ceres aspettando nessuno, va meglio come titolo ? Chiedo alla barista di chiamarmi un taxi e da lì in poi vado a tentativi nel ricostruire; quanto è che non mangio a sedere un pasto regolare ? Quanto è che non dormo 8 ore di fila ? Qualsiasi tempo sia è troppo ma non devo pensare, quindi whisky e Ceres, il taxi non arriva, non può arrivare, mi scordo di chiedere il perché. Vado in un altro bar, altra Ceres, altro whisky, chiedo un taxi, m'informano che il taxi non può venire, sarà che è un mega-festivo, sarà che non ho l'aria di chi si può permettere un taxi che deve venire dalla città a prenderti per poi riportartici, per poi pagare mezzo stipendio in una sola corsa per poter tornare a casa, ma poi quale casa ? Dove cazzo vado ? Non voglio pensare, altra Ceres, altro whisky. Verso le 23 sono ANCORA nel paese più ubriaco che mai, più folle che mai, a chiedermi PER QUALE CAZZO DI MOTIVO NON PUO' ARRIVARE UN CAZZO DI TAXI IN QUESTO POSTO DEL CAZZO, che siano morti tutti questi taxisti dei miei coglioni, ma che cazzo di servizio fanno da queste parti !!?? Sono 6 ORE che chiamo per avere un FOTTUTISSIMO taxi. Cado, mi rialzo, sbatto ovunque, praticamente non vedo più niente, gli occhiali mi cadono ogni 3 x 2, sono già pieno di sangue, mi pulisco alla meglio peggiorando la situazione, mi incrino una costola va a capire come, chi cazzo se lo ricorda e finalmente eccoli ! I taxisti ? Col cazzo ! Ma i carabinieri naturalmente, no ? E chi se no ? Le amate forze dell'ordine che adesso ripristineranno la disciplina e la pulizia. Chi è ? Cosa fa ? Dove va ? Sono un poeta plutoniano, dico loro in lingua plutoniana, cioè, vorrei dirglielo in italiano, ma mi esce il plutoniano, non si capisce una fava di quello che dico, è che sono un professionista, cazzo, dico loro, cazzo, aggiungo ridondante, alla fine ce la faccio a fargli capire, nonostante siano carabinieri e quindi ASSOLUTAMENTE STUPIDI, che ho lavorato in quell'hotel lì, e mi volto e effettivamente l'hotel è proprio lì e mi ci viene da ridere perché ho camminato, incespicato, sbattuto il grugno per 4 ore e sono ANCORA QUI !!! A 2 PASSI DAL MONTE BIANCO !!! OMMIODDIòH, tiratemi fuori da questo cazzo di incubo, IO VOLEVO SOLO UN FOTTUTISSIMO TAXXXXIIIIIIII CAAAAAAAZZZZZZZZZOOOOOOOOOOO !!!!!
Le forze dell'ordine mi salgono in macchina, facciamo 50 metri ed entriamo nel parcheggio del monte Bianco, i paladini della giustizia devono verificare, accertare, indagare, si facessero i cazzi loro ogni tanto, mi scendono dalla macchina e mi parcheggiano in un aiuola dove io mi metto immediatamente a nuotare, inebetito, assente, ubriaco marcio, tutta la rabbia e la disperazione che mi escono dagli occhi, dal fiato puzzolente, dalla voce che non vuol parlare, gli agenti hanno verificato che ho detto il vero, mi guardano indecisi, senza capire e io allora chiedo loro: non è che potreste chiamarmi un taxi ? Mi lasciano lì, a galleggiare nell'aiuola, dentro me stesso, dentro un oceano di alcool, mi lasciano lì, allibiti e con la voglia di schiaffarmi dentro... 3 minuti dopo, non so come, se trascinato, o strisciando o nuotando mi ritrovo nella mia cella preferita di 2 metri per tre, con il televisore con i film dentro. 
Naturalmente svengo.
Fine


by: Fatuwski





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