lunedì 14 ottobre 2013

QUELLOCHEC'ERAQUELLOCHEC'E'QUELLOCHENONC'E'PIU'

Attenzione prego: questo racconto a mio modo di vedere ha una sua incontestabile qualità. Ma è denso, piuttosto colorito nel linguaggio (e colorito è dir poco) e affronta argomenti per niente leggeri.
Se ritieni che parolacce o la descrizione di situazioni pesanti possano guastarti il piacere di una buona lettura fatti un piacere e fammi un piacere. Non leggere.

QUELLOCHEC’ERAQUELLOCHEC’ÈQUELLOCHENONC’ÈPIU’

E' stato uno spasso.
Mi presento la prima volta di persona vestito in pompa magna, scarpe nere, pantaloni neri, camicia bianca, gilet, papillon nero, giacca nera, sbarbato, occhialato, gelatinato, dimostro 10 anni di meno, me ne sento 20 di più, sorrido, sembro un cameriere, sarà che SONO un cameriere, ho appena finito un servizio, sono le 0:30, questo dove mi trovo è un hotel 3 stelle grosso come il monte Bianco, l'avessi mai visto io, poi, il monte Bianco, lo chef è ciccione e basso, della bassa, mi tiene lì 3 quarti d'ora per mettersi d'accordo su questioni che richiedono 3 minuti, quando esco chiamo Vladimir, Vladimiro, Vlady o come cazzo si vuol far chiamare, non risponde, riprovo, non risponde, riprovo, non risponde, è dal pomeriggio che mi son messo d'accordo, rispondi a questo cazzo di telefonino o no ? Alla fine mi manda un messaggio "ormai è tardi, ci sentiamo domani ", per stasera quindi niente coca. Divento nervoso. Poi uno si domanda come fa la gente a  fare le spiate alla pula in cambio di soldi. Per vendetta lo fa, ecco come. Quell'altro abituale pusher è a Ibiza. Coi miei soldi. Vaffanculo.
Quindici giorni dopo mi presento al mio nuovo lavoro, per adesso si tratta di fare solo 2 settimane, poi ci rivedremo per la stagione estiva (8 mesi, mica cazzi, la stagione estiva !), mi metto d'accordo sul compenso, sono un professionista, pochi, maledetti e subito, come gli artisti, come le puttane, cioè, alcune puttane, mi propongono 1150 Euro al mese + 13°, 14°, liquidazione, etc, no, dico, preferisco al nero, ho già il mio piano pensionistico (ahahah), 1600 tutti i mesi, d'accordo, d'accordo.
Ci si alza alle 5 e mezza e si fanno le colazioni, fai il the, fai il caffè americano, scalda 12 mila litri di latte e servi le varie comitive di pakistani, scozzesi, inglesi, svedesi, danesi, francesi, qualsiasicosaesi, tutti vecchi, tutte comitive a prezzo scontatissimo però sono tanti e l'albergo ci vive, non per niente siamo nel buco del culo del mondo, però in Toscana, la Toscana tira, ogni tanto tiro anch'io ma passerà presto come è già passata altre volte, costa troppo, cazzo, e poi io sono un alcolista, mica un cocainomane.
Finite le colazioni vado in camera, chiamala camera, sarà 2 metri per 3 + il bagnetto, certo, meglio questo che non dover litigare con mia madre tutte le sere perché torno sbronzo, del resto la mia ragazza mi ha appena mollato, vivevamo insieme, ho provato a dormire in una casa disabitata, bellissima, in mezzo alle colline, ma faceva freddo, sempre più freddo, la barba sempre più lunga, soldi finiti, non ho neanche la macchina quindi eccomi splendente in questo tre stelle del cazzo dentro a una camera che mi sa di cella, se non altro c'è la televisione, l'oppio dei popoli e c'è uno di quei canali a pagamento in cui danno film in continuazione, guardo film, il canino raggomitolato addosso a me, unica sensazione piacevole in una marea di sensazioni di merda a parte quando mi concedo un tiro, tutto questo fino alle 18, mi tiro giù dal letto e torno nel salone immenso, cena delle comitive, le stesse facce, gli stessi “esi”, menù immancabilmente fisso, si serve a vassoio, sono velocissimo in 3 lingue diverse, sono un professionista, cazzo e non mi pagano ad ore quindi sono un razzo, sorrido e cerco di flirtare con la collega provincialottissima che ha 10 anni meno di me, è mediamente simpatica, è mediamente bruttina ma ha 2 tette così, me la scoperei giusto se fossimo io e lei in un isola deserta da 20 anni, ma io ne ho 34 di anni e SONO un isola deserta e adesso c'è solo lei come essere quasi umano nei dintorni quindi me la scoperei alla grande se solo me ne desse l'occasione, anche solo per non pensare per un'ora, una fottutissima ora senza la mia testaccia di cazzo che mi bercia la paranoia che mi porto dietro come una vecchina con la borsa della spesa da un quintale con i manici della busta di plastica che le spappolano le vene dei polsi, finito il servizio i miei colleghi che mi stanno già tutti sul cazzo perché sono stupidi e primitivi e incapaci di una qualsiasi conversazione decente, insomma in una parola sola siccome IO sono stupido, declino, sorrido, dico che devo pensare al cane e torno a guardare i film e a leggere i miei libri che anche quelli costano un sacco di soldi maremma maiala poi si chiedono perché la gente non legge. Questo prototipo di giornata si ripete ESATTAMENTE allo stesso modo per 10 giorni.
Al 7° sono già fuori di testa.  La coca è finita, in compenso posso bere di nuovo perché di nuovo non prendo l'Antabuse da 2 settimane quindi se bevo non mi sento male e se posso bere vuol dire che DEVO bere. Grosso errore. Ma lo sapevo già. Ecchetelodicoaffare ? Nel frattempo ho richiamato la mia (ex ) ragazza 4 o 5 volte, sembra finita sul serio, non ci posso credere e infatti non ci credo, tornerà, mi dico, lasciala in pace, tornerà, l'ho mollata 1000 volte io a lei e ogni volta me la sono ripresa perché veniva a trovarmi a casa, parlava con mia madre, mi lasciava bigliettini bellissimi, alla fine mi dicevo non puoi essere così bastardo da lasciarla sola, quella per prima cosa va in depressione e rientra nell'anoressia, proprio adesso che con tanta fatica le sono spuntate anche 2 tettine bellissime e candide e femminili e tenere e eccitanti. Col cazzo che è tornata, ma allora non lo sapevo, il peggio doveva venire, il peggio è adesso che mi manca come se mi fossero morti 3 cani contemporaneamente, per colpa mia e che per punizione mi hanno spedito su Plutone, da solo come solo un Plutoniano può essere, meno male che ho il computer, appena posso gioco a scacchi anche per 12 ore di fila, non penso, quando penso faccio più danni di quando bevo. Che danni faccio quando bevo ? Enormi, credimi, enormi. Ma dopo 2 anni e mezzo di astinenza in cui non avrò pensato al bere al massimo, sommando tutti i tempi, per 2 mesi, adesso mi devo rifare, è già 6 mesi che sto cercando di riportarmi in pari col lavoro ma del resto, potrai immaginarlo da solo, è tipo riempire una piscina con un secchio. Una piscina con un buco. E' un po’ un lavoraccio insomma.
14° giorno. Sono fusofusofuso, col cazzo che passo 8 mesi così, mi licenzio senza neanche essere stato assunto, finisco la mattina, astio con la caposala che è la moglie dello chef ciccione, sono tutti stupidi tranne me e poi io sono un professionista, cazzo, negli ultimi 4 giorni ho fatto ritardo 2 volte alla mattina, la prima volta tira via, la seconda mattina quella troia mancata per mancanza di fantasia mi dice che posso tornarmene in camera, ho i postumi di una bella sbronza dura, prima di tornarmene in camera sibilo al mio collega stupido:
-          Ti AVEVO chiesto di SVEGLIARMI, cazzo !
-          Ti ho svegliato - mi fa lui sulla difensiva, - è che ti sei riaddormentato
La sera mi sono scusato con tutti 12 mila volte, specialmente col mio collega che è stupido ma innocente, comunque tutto questo è passato, questa era la mia ultima mattina, devo solo riscuotere e andarmene, saluto tutti, inizio a bere il vino della sala aspettando il direttore che deve arrivare e col quale avevo appuntamento già mezz'ora prima. Aspetto nella mia camera, i bagagli fatti, il mio cane che NON è stupido è felice come una Pasqua a Natale perché ha già capito che la segregazione è finita. Intanto che aspetto bevo. Il direttore non si vede. E' quasi mezzogiorno, sono praticamente ubriaco, voglio andarmene, cazzo, la mia (ex) ragazza, quella brutta stronza ha detto che di venire a prendermi non se ne parla neanche e quindi telefono a mia madre per farmi venire a prendere, la macchina, come ho già detto non ce l'ho, cazzo. Alla fine mi rompo i coglioni e non sono più tanto gentile e dico alla receptionist quasi a muso duro di CHIAMARLO al telefono, il direttore, cazzo, avevamo appuntamento 2 secoli fa. Il direttore arriva. Nel suo ufficio farfuglio qualcosa a proposito di problemi di correlazione con i miei colleghi e/o capi, ma è colpa mia, dico, non c'è niente che non vada qui, è solo colpa mia, è SEMPRE colpa mia. Ho i soldi in tasca, è primo pomeriggio, posso saldare quasi tutti i debiti, mi fiondo nel primo bar, non che ci sia l'imbarazzo della scelta, Ceres e Whisky aspettando mia madre, potrebbe essere un buon titolo (ahahah), finalmente mia madre arriva, finalmente lascio questo posto che mi è già venuto in odio, la saluto facendo il vago e cercando di non alitarle addosso, che tanto anche con 34 chewing gum quando bevi tanto, si sente, cazzo !
Carico i bagagli in macchina, mi carico anch'io, il cane si carica da solo e mia madre, con la faccia più triste e stanca del mondo mi dice, hai bevuto, io non ce la faccio a guardarti così, scendi, io scendo, m'incazzo come una jena, urlo, tiro giù mezzo firmamento a moccoli, la insulto, sbatto la portiera e me ne vado a piedi, intanto almeno il cane e i bagagli e sono a posto, mia madre se ne va, io torno al bar. Whisky e Ceres aspettando nessuno, va meglio come titolo ? Chiedo alla barista di chiamarmi un taxi e da lì in poi vado a tentativi nel ricostruire; quanto è che non mangio a sedere un pasto regolare ? Quanto è che non dormo 8 ore di fila ? Qualsiasi tempo sia è troppo ma non devo pensare, quindi whisky e Ceres, il taxi non arriva, non può arrivare, mi scordo di chiedere il perché. Vado in un altro bar, altra Ceres, altro whisky, chiedo un taxi, m'informano che il taxi non può venire, sarà che è un mega-festivo, sarà che non ho l'aria di chi si può permettere un taxi che deve venire dalla città a prenderti per poi riportartici, per poi pagare mezzo stipendio in una sola corsa per poter tornare a casa, ma poi quale casa ? Dove cazzo vado ? Non voglio pensare, altra Ceres, altro whisky. Verso le 23 sono ANCORA nel paese più ubriaco che mai, più folle che mai, a chiedermi PER QUALE CAZZO DI MOTIVO NON PUO' ARRIVARE UN CAZZO DI TAXI IN QUESTO POSTO DEL CAZZO, che siano morti tutti questi taxisti dei miei coglioni, ma che cazzo di servizio fanno da queste parti !!?? Sono 6 ORE che chiamo per avere un FOTTUTISSIMO taxi. Cado, mi rialzo, sbatto ovunque, praticamente non vedo più niente, gli occhiali mi cadono ogni 3 x 2, sono già pieno di sangue, mi pulisco alla meglio peggiorando la situazione, mi incrino una costola va a capire come, chi cazzo se lo ricorda e finalmente eccoli ! I taxisti ? Col cazzo ! Ma i carabinieri naturalmente, no ? E chi se no ? Le amate forze dell'ordine che adesso ripristineranno la disciplina e la pulizia. Chi è ? Cosa fa ? Dove va ? Sono un poeta plutoniano, dico loro in lingua plutoniana, cioè, vorrei dirglielo in italiano, ma mi esce il plutoniano, non si capisce una fava di quello che dico, è che sono un professionista, cazzo, dico loro, cazzo, aggiungo ridondante, alla fine ce la faccio a fargli capire, nonostante siano carabinieri e quindi ASSOLUTAMENTE STUPIDI, che ho lavorato in quell'hotel lì, e mi volto e effettivamente l'hotel è proprio lì e mi ci viene da ridere perché ho camminato, incespicato, sbattuto il grugno per 4 ore e sono ANCORA QUI !!! A 2 PASSI DAL MONTE BIANCO !!! OMMIODDIòH, tiratemi fuori da questo cazzo di incubo, IO VOLEVO SOLO UN FOTTUTISSIMO TAXXXXIIIIIIII CAAAAAAAZZZZZZZZZOOOOOOOOOOO !!!!!
Le forze dell'ordine mi salgono in macchina, facciamo 50 metri ed entriamo nel parcheggio del monte Bianco, i paladini della giustizia devono verificare, accertare, indagare, si facessero i cazzi loro ogni tanto, mi scendono dalla macchina e mi parcheggiano in un aiuola dove io mi metto immediatamente a nuotare, inebetito, assente, ubriaco marcio, tutta la rabbia e la disperazione che mi escono dagli occhi, dal fiato puzzolente, dalla voce che non vuol parlare, gli agenti hanno verificato che ho detto il vero, mi guardano indecisi, senza capire e io allora chiedo loro: non è che potreste chiamarmi un taxi ? Mi lasciano lì, a galleggiare nell'aiuola, dentro me stesso, dentro un oceano di alcool, mi lasciano lì, allibiti e con la voglia di schiaffarmi dentro... 3 minuti dopo, non so come, se trascinato, o strisciando o nuotando mi ritrovo nella mia cella preferita di 2 metri per tre, con il televisore con i film dentro. 
Naturalmente svengo.
Fine


by: Fatuwski





by: Fatuwski




Nessun commento:

Posta un commento