sabato 8 marzo 2014

Sfiduciato sfegatato & Scelgo di essere felice

Siccome mi era venuta una poesia tristissima m'è toccato scriverne 2 !  


Sfiduciato sfegatato

Sono uno sfiduciato sfegatato
contorto ho il passato
il presente inerte
e l’idea del futuro non mi diverte.


Mi sento da poco
come una cucina senza un cuoco
e non mi sento a mio agio
perché vittima di plagio,


voglion farmi diventare
quel che non riesco a fare
e mi vorrei ammazzare
ma non ho da sparare.


Non son neanche contento
del mio sentimento
anche fosse ricambiato
se ce l’ho m’ha già annoiato.


Ma mi devo ricordare
e non c’è niente da fare
che un pasto gratis non esiste
e questo è molto triste


specialmente se si pensa
che nel mondo è immensa la dispensa
e basterebbe fare un po’ per uno
e non rimarrebbe indietro nessuno.


Non mi piace questo mondo
che non riesce manco ad esser tondo
e non mi piace la sua gente
ma non voglio farci niente,


la speranza l’ho giocata
in una mano sgangherata
in un gioco a carte tra bastardi
dove bari oppure perdi.


Attingo vita da uno sporco secchio
sperando di non diventar vecchio
e così sopravvivacchio
essendo come uomo solo uno spauracchio.

Scelgo di essere felice!

Sono un uomo strafatto di felicità
vivo bene in campagna, in montagna e in città,
non m’importa se ho sbagliato
m’importa di esser migliorato.


La mia felicità è tranquilla assai
sarà perché cerco di non stressarmi mai
e di ricordarmi quando sto benone,
per poi scegliere quella vibrazione.


Vi dico che son contento, e sai perché ?
Perché ogni giorno sono almeno 3
le cose per le quali ringrazio fremente
e che non ritengo scontate per niente !


Esempi ? Il cibo, il sole, la mia splendida mente
che è come la tua, formata divinamente.
Le donne, la donna, quella che è mia,
che amo, per quanto dura la prova sia


perché il rapporto, si sa, spesso è imperfetto
ma sforzandosi sempre di portar rispetto
 e parlando sinceri in quel che vien detto
mi vien di star bene a tentare ‘sto duetto.


Son felice perché le occasioni sono tante
per starmene sereno e non restare ignorante
e se le ignoro, come ho già fatto sbagliando,
ora che sto in ascolto stanno tornando.


 Porto un po’ di luce da dentro lo sterno
che si espande lieve anche all’esterno
e che con l’altro mi fa bene stare
e mi fa pesare meno chi non mi vuole amare.

Devo concentrarmi sul presente per esser vivo
e far quel che c’è da fare per stare attivo e positivo
e questa, ti assicuro è la vera ricetta
per la mia altalenante felicità imperfetta.

Fatuwski



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